‘Ridisegniamo insieme i territori partendo dalla cultura’
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Le potenzialità della Toscana sono enormi: ottocento musei, più di mille biblioteche ed archivi, oltre trecento sale da concerto. Piccoli e grandi patrimoni culturali da valorizzare, sparsi in ogni dove. Da far frequentare, soprattutto.
Sottolinea la vice presidente della Toscana, Monica Barni:
La cultura attrae, cementa relazioni e il senso di appartenenza.
Lo ha fatto stamani, 9 novembre, nel corso di un seminario organizzato, assieme ad ANCI Toscana, all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole (FI).
Prosegue:
La cultura ha un valore sociale oltre che economico. Di cultura si vive,nel senso che riempie le esistenze e le comunità ed è capace di mettere in movimento i territori.
La cultura può essere il fulcro.Senza però politiche integrate, senza politiche concertate, si rischia di non centrare l’obiettivo, che è quello alla fine di accrescere la partecipazione culturale.
E il momento della progettazione locale diventa importantissimo.
Così stamani a Fiesole la Regione ha voluto avviare una riflessione partendo da quattro casi studio, in quattro ambiti diversi: quello dei musei con il Museo del tessuto di Prato, quello degli archivi con l’Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano, quello della musica con l’esperienza del CeDoMus e dell’app MusAR alla Certosa di Calci e quello delle residenze artistiche. Quattro esempi appunto di valida programmazione territoriale.
Conclude Barni:
Attraverso i presidi culturali, valorizzandoli, si possono ripotenziare anche le periferie.
La Toscana è fatta di tanti paesi ed ambiti diversi. Ognuno deve ripensare se stesso attraverso le proprie istituzioni culturali, che devono però lavorare insieme.
Con il primo obiettivo, appunto, che è quello di rendere quei presidi più partecipati.
Spiega la Vicepresidente:
Perché ad una maggiore partecipazione è evidente che corrispondano una maggiore coesione sociale, un diffuso protagonismo civico ed un atteggiamento di fiducia verso il futuro, una migliore qualità della vita. E la forza di questa relazione positiva vale ad ogni latitudine ed è indipendente dal reddito della popolazione.
Se la cultura può rafforzare la democrazia, questa possibilità passa dal riconoscimento e dalla promozione del diritto alla partecipazione culturale.
Tutti temi al centro dell’agenda e delle azioni messi in campo dall’Assessorato alla cultura della Toscana.
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