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‘I corti della formica’ XIII edizione – VI e ultima serata al TRAM

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'Finisi fulgido falco'


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In scena ‘Finis fulgido falco’, ‘L’universo di Keith’ e ‘Mirror quest’ il 14 ottobre a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Il 14 ottobre, ore 20:30, presso il Teatro TRAM di Napoli, sesta e ultima serata de ‘I corti della formica’ XIII edizione che si chiudono sulle ali della fantasia, quella delle favole, della realtà virtuale o di un artista anticonformista, quella di tra corti che raccontano quanta realtà si nasconde nel cosiddetto immaginario.

‘Finis fulgido falco’ da un progetto de Il Teatro nel Baule diretto da Simona Di Maio
con Sergio Antonelli, Fabiana Cappuccio, Raffaela Erminio, Stella Faccio, Massimiliano Maurino, Ludovica Sodo e Salvatore Spalice
aiuto regia Salvatore Spalice
Un rettangolo 2mX1m. Sette attori sempre in scena. Nessuna quinta, nessun costume. Solo gioco di corpi, suoni e voci. Una fiaba russa: Finis Fulgido falco. Ovvero l’avventura della fanciulla che si liberò dell’invidia delle sorelle e di come un principe fu liberato dall’incantesimo.

La fiaba rappresenta un’espressione diretta della cultura popolare dei popoli e, nello stesso tempo, un’occasione eccezionale per accedere alla dimensione fanciullesca dell’umanità. Ognuno di noi ha una fiaba preferita. La fiaba, letta secondo la concezione psicoanalitica, è un’iniziazione al mondo adulto. L’eroe si trova ad affrontare diverse prove prima di arrivare al lieto fine, prima di diventare adulto e potersi sposare o avere figli.
Le fiabe toccano livelli di profondità molto alti, attraverso una semplice narrazione di azioni. Passano come messaggio a chi ne fruisce che, nonostante tutti gli ostacoli e i dolori della vita, se si persevera, si può raggiungere la felicità.

Il corto è frutto di un lavoro di ricerca sulla fiaba realizzato, lo scorso anno, all’interno di un progetto con gli allievi del Teatro nel Baule, guidato da Simona Di Maio. Abbiamo lavorato su sei fiabe in sei stili diversi. Per Finis, la fiaba che presentiamo, ci siamo posti come sfida un restrittivo lavoro sullo spazio; la creazione di scene, ambientazioni e personaggi, utilizzando solo i corpi e le voci degli attori. Lo stile di narrazione è vicino alle tecniche di commedia dell’arte: veloci cambi di personaggi, ritmi elevati e gags. La storia è la forma, e la forma è la storia. Non vogliamo dire niente di più di quello che si vede. È come un gioco di un bambino, ha le sue regole, il suo divertimento e la sua fine. E come nelle fiabe, agiamo

‘L’universo di Keith’ testo e regia Ivan Improta
con Francesco del Gaudio, alla tromba, Renato Fontanarosa, attore, Simona Vergara, danzatrice
Tutti conoscono le sue opere, o meglio la maggior parte, ma non tutti sanno realmente chi è. Ed è per questo motivo che questo viaggio diventa oltre che performativo ricco di fascino ed un percorso emozionale sia da un punto di vista visivo che uditivo, vista la scelta di rappresentarlo sia in lingua italiana che in lingua inglese contemporaneamente.

Di Keith Haring, perché è di lui che parleremo e non parleremo, negli anni, dopo la sua morte, si è scritto tanto, ma in pochi hanno avuto accesso alle fotografie domestiche, quelle che raccontano la vita privata di un’artista, gli incontri con familiari ed artisti di un certo calibro, come Madonna e tanti altri, ci danno la possibilità di conoscerlo nella sua vera essenza. Ci raccontano un’epoca piena di carica creativa che nonostante la sua fulminante carriera, il suo vocabolario universalmente comprensibile e la leggerezza dei suoi colori, ha imposto nel mondo la sua visione di un’arte accessibile veramente a tutti.

‘Mirror quest’ di Claudio Buono
regia Vittorio Passaro
con Francesco Saverio Esposito
Voice off Simona Pipolo
Animazioni Federico Fusco
Grafica: Alessandro Conte
Avete mai sognato un videogioco che possa superare i confini del virtuale? O che, ancor meglio, possa portare il virtuale ad essere reale? Che vi dia la possibilità di farvi entrare in simbiosi con il vostro Avatar e con il mondo che lo circonda? E che questi possa fare tutto ciò che voi desideriate… tutto! Bene. Allora non dovete fare altro che premere il tasto Start e verrete catapultati nel magico mondo di MirrorQuest, l’ultima piattaforma per avventure virtuali senza pari. Uno spettacolo in FullHD, con un Avatar un po’ particolare e soprattutto in 5D, con tanto di barra vite e nemici da sconfiggere. Una quest da completare, in un mondo del tutto virtual o quasi.

Ci si spinge sempre a grattare il vetro della sottile linea che delimita la finzione con la realtà, come in uno specchio, e il nostro avatar potrà riprodurre ogni nostro gesto, assumere le nostre stesse posizioni, essere a conoscenza delle stesse cose che conosciamo noi, finanche a provare gli stessi sentimenti che proviamo noi, ma non sapremo mai fin dove e a cosa ci porterà quel riflesso dall’altra parte dello schermo e cosa potrebbe mai accadere se quel vetro dovesse frammentarsi. Ma alla fine siamo solo dei Players,dei giocatori, no? E allora, coraggio, non ci resta che attivare la piattaforma digitale, premere play e divertirci.

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