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‘Eduardo per I Nuovi’ al Teatro Nuovo

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'Eduardo per I Nuovi' - ph Filippo Manzini


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In scena dall’11 al 14 ottobre a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

‘Eduardo per I Nuovi’, in scena dall’11 ottobre al Teatro Nuovo di Napoli, è il titolo, emblematico, di un articolato progetto sulla drammaturgia del grande autore promosso dalla Fondazione Teatro della Toscana e realizzato, con la Elledieffe, dal regista Gianfelice Imparato insieme ai giovani attori de iNuovi.

Un debutto atteso che inaugura la stagione teatrale della sala di Via Montecalvario e che si realizza con la collaborazione del Teatro Pubblico Campano.

L’iniziativa, presentata nello storico Palazzo Scarpetta di Napoli, sede della Fondazione Eduardo De Filippo, propone un percorso di conoscenza, formazione e messa in scena di testi scelti dal repertorio del drammaturgo napoletano, affidati ad una compagnia composta da giovani attori italiani.

Si tratta appunto de iNuovi, nutrito gruppo di diplomati alla fiorentina Scuola di Teatro Orazio Costa diretta da Pier Paolo Pacini, gli stessi che oggi, grazie ad una scelta coraggiosa e senza precedenti nel nostro Paese, hanno ricevuto dalla Fondazione Teatro della Toscana l’incarico di gestire tutte le attività dello storico Teatro Niccolini di Firenze.

L’attenzione verso i giovani, tema caro agli stessi Eduardo e Luca De Filippo, è il formidabile punto di contatto tra i diversi soggetti fautori e protagonisti dell’impresa.
La possibilità di estendere la conoscenza del grande patrimonio culturale rappresentato dalle opere di Eduardo attraverso un laboratorio dedicato a giovani generazioni di attori è stato il motivo appassionante del lavoro di scavo e di traduzione realizzato a Firenze, dallo scorso mese di maggio, da Gianfelice Imparato.

Con iNuovi, età compresa tra i 18 ed i 24 anni, Imparato ha affrontato il repertorio comico del Maestro attraverso gli atti unici ‘Pericolosamente’, ‘I morti non fanno paura’, ‘Amicizia’ nonché la prima parte di ‘Uomo e Galantuomo’.

Sottolinea il regista ed attore Gianfelice Imparato:

I testi scelti hanno in comune la drammaticità delle varie situazioni delle quali la sapiente scrittura di Eduardo ha saputo mostrare un paradossale risvolto comico.

La disperazione, il cinico egoismo, il bisogno, il tradimento, la morte. Sono queste le condizioni e i sentimenti che producono le azioni di questi atti unici.

Attraverso il percorso di formazione, che ha coinvolto l’intero gruppo di lavoro anche sulla traduzione in italiano delle parti originariamente in napoletano di queste opere, Gianfelice Imparato ha, infine, affidato l’interpretazione dei diversi ruoli agli attori Francesco Grossi, Filippo Lai, Athos Leonardi, Claudia Ludovica Marino, Luca Pedron, Laura Pinato, Nadia Saragoni, Erica Trinchera, Lorenzo Volpe.

Aggiunge Imparato:

Giovani attori di varie regioni d’Italia e questo mi ha fatto pensare dal primo momento di farli recitare tutti in italiano anziché in un napoletano stentato ed inevitabilmente inverosimile.

Questo è, inoltre, servito anche a far comprendere che i meccanismi della comicità nascono innanzitutto da una buona drammaturgia e che sono declinabili in qualsiasi lingua.

Ed infine è utile a dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, che il teatro di Eduardo ormai tradotto in tutto il mondo non è relegabile in un ambito regionale.

In ‘Pericolosamente’, scritto da Eduardo De Filippo nel 1938, Michele, appena tornato dall’America, chiede una stanza in affitto al suo amico Arturo. Ma appena si reca a casa dell’amico per prendere accordi, scopre che Arturo tenta di “domare” la moglie, quasi fosse una leonessa da circo, in un modo assai bizzarro.

Ne ‘I morti non fanno paura’ del 1926 l’improvvisa dipartita di don Gennaro raccoglie amici e parenti in una veglia dai risvolti improbabili. Come reagirà don Enrico, affittuario della vedova Amalia, quando al suo rientro scoprirà la sua stanza trasformata in una camera ardente?

‘Amicizia’, datato 1952, inizia con Alberto Califano che da tanti anni non fa visita al suo amico Bartolomeo Ciaccia. Quando lo incontra, viene a sapere che l’uomo è ormai alla fine dei suoi giorni. L’amico si ritrova a dover interpretare diversi ruoli per venire incontro alle esigenze del malato. Nel finale sarà proprio Alberto a essere colpito da una confidenza inaspettata.

Infine, ‘Uomo e galantuomo’, che nasce come atto unico, scritto nel 1922 da Eduardo per Vincenzo Scarpetta e messo in scena nel 1924 con il titolo ‘Ho fatto il guaio? Riparerò!’, racconta le avventure di una scalcagnata compagnia teatrale che si incrociano con le vicende amorose del gestore dell’albergo in cui lavorano, dando vita a una serie di equivoci che si risolveranno tra una prova e l’altra.

Conclude il regista:

La scena è deliberatamente scarna a voler sottolineare che la potente scrittura di Eduardo non ha bisogno di molti orpelli.

Ho voluto che lo spazio fosse occupato principalmente dagli attori, dalle loro essenziali movenze, e che risuonasse delle sapienti battute dei testi pronunciate con la maestria che stanno conquistando in questo genere.

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione che la Fondazione Teatro della Toscana ha posto in essere con la Elledieffe, la Compagnia di Luca De Filippo oggi diretta da Carolina Rosi. Una collaborazione che proseguirà ancora nei prossimi anni.

‘Eduardo per I Nuovi’, che di fatto costituisce la prima tappa di questo articolato progetto, arriva oggi, dopo la “prima” al Teatro Niccolini di Firenze, ad una nuova cosiddetta “prova del pubblico”, nel debutto annunciato a Napoli giovedì 11 ottobre, repliche fino a domenica 14, al Teatro Nuovo di Via Montecalvario.

Cast e crediti
11 – 14 ottobre  Teatro Nuovo
Fondazione Teatro della Toscana, Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
iNuovi
‘Eduardo per I Nuovi’ ‘Pericolosamente’ ‘I morti non fanno paura’ ‘Amicizia’ ‘Uomo e galantuomo’
quattro atti brevi di Eduardo De Filippo
regia Gianfelice Imparato
con Francesco Grossi, Filippo Lai, Athos Leonardi, Claudia Ludovica Marino, Luca Pedron, Laura Pinato, Nadia Saragoni, Erica Trinchera, Lorenzo Volpe
scene e costumi Laboratorio d’Arte del Teatro della Pergola
luci Loris Giancola, direttore di scena Emiliano Gisolfi
sarta Eleonora Sgherri, musica del finale Maestro Fiorenzo Carpi
amministratrice Anastasia Ciullini, assistenti alla regia Francesco Argirò, Maria Lucia Bianchi

‘Eduardo per I Nuovi’
Siamo arrivati alla seconda fase del lavoro con “I Nuovi”. A maggio li ho conosciuti e abbiamo lavorato sulla conoscenza dei meccanismi, della grammatica e della musicalità della drammaturgia comica. In seguito ho individuato tra i testi comici di Eduardo quelli su cui lavorare e mettere in scena. Ho poi scelto tra i giovani partecipanti, tutti con buone capacità, quelli più adatti ai personaggi dei testi scelti.

I giovani attori hanno origini in varie regioni d’Italia e questo mi ha fatto pensare dal primo momento di farli recitare tutti in italiano anziché in un napoletano stentato ed inevitabilmente inverosimile. Inoltre, ciò è servito anche a far comprendere che i meccanismi della comicità, che nasce da una buona drammaturgia, sono declinabili in qualsiasi lingua. Ed è utile anche a dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, che il teatro di Eduardo non è relegabile in un ambito regionale.

Gli atti unici scelti hanno in comune la drammaticità. Sì, la drammaticità delle situazioni di cui la sapiente scrittura di Eduardo ha saputo mostrare il risvolto comico. La disperazione, il cinico egoismo, il bisogno, il tradimento, la morte. Sono queste le condizioni e i sentimenti che producono le azioni di questi atti unici.

I giovani attori si stanno appassionando alla scoperta di queste dinamiche drammaturgiche e giorno dopo giorno mostrano di comprenderle sempre meglio.
Con le loro capacità faranno molta strada confrontandosi con i vari generi del Teatro, ma mi pareva utile fornire la loro “faretra” anche delle frecce della comicità.

P. S.: Spero che loro siano felici di questa esperienza. Io lo sono!
Gianfelice Imparato

Foto Filippo Manzini

GianfeliceImparato ph Filippo Manzin

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