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G20 delle spiagge, si chiude il summit con il passaggio del testimone

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G20s Riunione


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Le località balneari hanno condiviso i contenuti di un documento di intenti che crea le basi per un coordinamento permanente tra le spiagge

Riceviamo e pubblichiamo.

I comuni del G20s

si impegnano a creare un tavolo permanente tra le 20 località aderenti sulla scorta del modello partecipativo sperimentato durante il summit.

È questo uno dei passaggi principali del documento di intenti siglato dai sindaci e dai rappresentanti delle delegazioni protagoniste di questa prima edizione del ‘G20 delle Spiagge italiane (G20s)’, che si è concluso oggi, 7 settembre, con un convegno ospitato dal Savoy Beach Hotel & Thermal di Bibione (VE).

Complessivamente sono circa 800 le presenze registrate in questi giorni nel corso degli eventi, delle consultazioni e dei tavoli tecnici del vertice.

Particolarmente significativi i risultati dei lavori che hanno coinvolto 260 partecipanti tra sindaci, assessori regionali, tecnici, studiosi, operatori del settore e decision maker, che si sono confrontati in 16 tavoli tematici raggruppati per 6 macroargomenti: Gestione ambientale; Finanziamenti e risorse; Gestione delle spiagge; Prodotti e scenari futuri; Servizi; Management delle destinazioni balneari.

All’evento conclusivo del vertice sono intervenuti, oltre ai Sindaci e alle delegazioni del summit, anche il Sottosegretario al Ministero della Famiglia e della Disabilità, Vincenzo Zoccano, e il Senatore Marco Croatti, componente della X commissione permanente Industria, Commercio e Turismo. Per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia hanno partecipato i rispettivi assessori regionali al Turismo, Federico Caner e Sergio Emidio Bini.
Presente, inoltre, il Direttore generale del Ministero per i Beni e le Attività culturali, Francesco Palumbo.

I commenti delle autorità presenti

Vincenzo Zoccano, sottosegretario al Ministero della Famiglia e della Disabilità:

Per troppo tempo i temi della disabilità e della accessibilità sono stati considerati come un qualcosa che portava a risultati antiestetici, o addirittura antieconomici.

Serve un cambiamento di paradigma: rendere accessibile una spiaggia o dotare gli ombrelloni di un’etichetta in braille deve essere considerato un investimento, un volano economico che sappia però garantire una progettazione inclusiva perché come dico sempre dove vive bene una persona con disabilità vivono meglio tutti. Ma dobbiamo anche riuscire a dare risposte a 3 milioni di persone diversamente abili che spesso non hanno nemmeno la possibilità di fare un bagno nel nostro mare.

L’Italia si salverà se saprà fare sistema in tutti i settori. Non a caso il ministero della Disabilità in quanto tale è stato istituito, non per creare un ghetto ma proprio per mettere in rete i ministeri tra di loro, perché le politiche devono essere coordinate. In questo senso il G20 delle spiagge ci offre un esempio importante proprio perché voi avete saputo fare rete e condividere le scelte.

Pasqualino Codognotto, Sindaco di San Michele al Tagliamento (VE):

In un mondo sempre più globalizzato le sfide si vincono con una visione ampia della questioni e con una strategia condivisa. L’idea del summit è nata dalla convinzione che le nostre località, pur con le loro differenze e peculiarità, si trovano a dover affrontare sostanzialmente le stesse criticità, ma hanno anche davanti le medesime opportunità di crescita.

Questa convinzione è uscita rafforzata da questi giorni di lavoro che abbiamo condiviso e ringrazio per questo tutti i sindaci e gli amministratori che hanno collaborato con grande disponibilità e apertura. Sono sicuro che questo primo G20 sia un punto di partenza, non un punto di arrivo. Adesso abbiamo uno strumento molto importante per fare sinergia, sta a noi farlo funzionare al meglio.

Federico Caner, Assessore al Turismo del Veneto:

Ringrazio il sindaco Codognotto e il comune di San Michele al Tagliamento per aver ideato e realizzato questo G20. Il futuro è di chi fa sistema e l’idea di fondo di questo summit va in questa direzione. Proprio in quest’ottica anche noi, come Regione Veneto, abbiamo avviato un dialogo con il Friuli Venezia Giulia per iniziare una collaborazione e proporci insieme come territori.

Non possiamo dimenticare che il turismo è la prima industria del Veneto, il 10% del nostro PIL, e proprio per questo come amministrazione regionale stiamo cercando di sostenere il comparto e trovare soluzioni alle attuali problematiche. In particolare vogliamo proporre al Governo una legge regionale sulla direttiva Bolkestein, i nostri imprenditori hanno assoluto bisogno di certezze in questo senso. Stiamo intervenendo inoltre sul problema degli affitti turistici con una delibera che permetterà di assegnare un codice identificativo a tutti gli appartamenti che vengono dati in locazione.

Sergio Emidio Bini, Assessore al Turismo del Friuli Venezia Giulia:

Un ringraziamento al sindaco di San Michele al Tagliamento per la straordinaria intuizione con questo G20 delle spiagge. Le nostre spiagge e le nostre regioni hanno bisogno di fare sistema e lavorare insieme perché i temi e le problematiche sono comuni a tutte le località balneari.

Noi come Regione vogliamo lavorare insieme al Veneto per promuovere i nostri territori e abbiamo già avviato un dialogo in questo senso. È importante inoltre che le nostre istituzioni, soprattutto a livello di Governo, rimettano al centro l’imprenditoria, perché nel nostro Paese è molto difficile fare impresa.

Francesco Palumbo, Direttore generale del Ministero per i Beni e le Attività culturali:

Faccio i miei complimenti all’organizzazione e a tutti i partecipanti a questo G20 delle spiagge per la qualità del lavoro svolto in questi giorni. Quello intrapreso con questa nuova iniziativa è un percorso particolarmente in linea con il piano strategico del turismo. Inoltre, la filosofia del summit, che cerca di unire competitività e sostenibilità, va nella direzione giusta.

Il turismo è un settore che pesa per oltre il 13% sull’economia italiana, ma ha assoluto bisogno di diventare centrale nelle politiche del Paese. Per farlo servono strumenti seri, come quelli utilizzati nell’ambito del G20. Tra le proposte concrete, che rilancio anche ai sindaci, c’è l’estensione a tutti i comuni della tassa di soggiorno, che se utilizzata come una tassa di scopo potrebbe davvero dare nuovo impulso al comparto turistico.

Le proposte emerse durante i tavoli
Tantissime, oltre 150, le idee e le proposte emerse nel corso dei tavoli e votate da tutti i partecipanti. Tra le tematiche più dibattute spicca sicuramente la direttiva Bolkestein, rispetto alla quale le proposte più votate sono state l’assegnazione delle concessioni con procedura del project financing e la cosiddetta formula del “doppio binario” per salvaguardare la continuità aziendale delle imprese attualmente concessionarie e proporre strade alternative anche applicabili alla normativa vigente.

Particolarmente apprezzata anche l’idea di creare un club di prodotto delle spiagge “G20 Beach” in un’ottica promozionale. Sempre nell’ambito del tema prodotti e scenari futuri ha avuto successo anche la proposta di diversificare e valorizzare tutti gli ambiti dell’offerta turistica, come sport, benessere, cultura, tradizione, identità. Più in generale dai tavoli è emersa con forza la necessità di ripensare il prodotto mare come proposta territoriale integrata con l’entroterra. Dal punto di vista della mobilità è stata particolarmente votata la richiesta di creazione di nuovi collegamenti via mare con le località balneari.

Molto dibattuti anche i tavoli relativi alla Gestione ambientale e in particolare quello dell’Erosione delle spiagge. In questo caso i partecipanti hanno votato la proposta relativa alla creazione di una cabina di regia più ampia, allargando il confronto anche a livello regionale e sovraregionale, come accade per il dissesto idrogeologico. Di grande interesse anche la proposta di sdemanializzazione delle spiagge con assegnazione del diritto di prelazione del vecchio concessionario o diritto di opzione. Le proposte emerse confluiranno nei prossimi giorni in un ampio documento che sarà condiviso tra tutti i comuni del G20.

Le spiagge coinvolte
Al G20s sono state invitate le località balneari di sette regioni, selezionate in base al numero delle presenze registrate. Oltre alla spiaggia veneta di Bibione, le corregionali Cavallino Treporti, Jesolo, Caorle e Chioggia; le friulane Lignano Sabbiadoro e Grado, la riviera romagnola e l’Emilia con Rimini, Riccione, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Comacchio, Cervia e Cattolica; la Campania con Sorrento, Forio e Ischia, Vieste per la Puglia, Castiglione della Pescaia per la Toscana e la Costa Smeralda con il comune di Arzachena.

Prossima edizione del summit
Nel corso del convegno di chiusura è stata annunciata anche la sede della prossima edizione del G20s, che sarà ospitato dalla spiaggia toscana di Castiglione della Pescaia. Ma il futuro del summit è garantito grazie anche alla disponibilità di altre tre località – Arzachena (SS), Jesolo (VE) e Vieste (FG) – a organizzare le successive edizioni del vertice. Il G20 delle spiagge si prepara quindi a diventare un appuntamento fisso per gli addetti ai lavori del turismo balneare. I sindaci hanno concordato di seguire un principio di alternanza geografica: l’evento si svolgerà un anno al nord, poi al centro e infine al sud. Oltre al summit vero e proprio le delegazioni delle località balneari hanno stabilito di organizzare anche un incontro intermedio in uno dei 20 comuni. Ecco perché sindaci e amministratori si sono dati appuntamento a Riccione (RN) nelle prossime settimane per iniziare a programmare l’attività futura.

G20s Documento

G20s Sindaci