Ingredienti per 4 persone
350 grammi di pasta
100 grammi di pancetta
2 salsicce fresche
100 grammi di pomodorini ciliegini
2 tuorli d’uovo
1 cipolla
Pecorino in abbondanza
2 cucchiai di latte intero
Olio EVO qb
Sale qb
Pepe a piacere
Procedimento
La ricetta che vi propongo è originariamente romana, ma credo che con la salsiccia fresca campana, decisamente diversa, possa in qualche modo distinguersi da quella classica. Per questo motivo ho anche napoletanizzato il nome. Non è esattamente leggera, ma ogni tanto qualche piccolo strappo ce lo possiamo concedere.
Come prima cosa cominciamo a sfogliare e a tagliare a pezzetti la cipolla. Quindi spelliamo la salsiccia per sbriciolarla; io uso quella fresca, napoletana, magari fatta a punta di coltello, cioè non con il tritacarne ma tagliata, appunto, con il coltello.
In una padella antiaderente rosoliamo con l’olio EVO, la cipolla, la pancetta tagliata a dadini, la salsiccia e i pomodori sempre tagliati a piccoli pezzi.
Aggiustiamo di sale facendo attenzione a non metterne troppo, sia la pancetta che la salsiccia sono già sapide di loro, e lasciamo cuocere per una decina di minuti.
Nel frattempo, a parte, sbattiamo i tuorli d’uovo con i due cucchiai di latte, due o tre cucchiai di pecorino e il pepe, amalgamando bene il tutto.
Facciamo lessare la pasta in abbondante acqua salata. Io preferisco i rigatoni o le penne rigate, ma possiamo usare qualsiasi altro formato simile, in base ai nostri gusti.
Scoliamo la pasta al dente e la ripassiamo in padella perché il sughetto che avevamo preparato aderisca perfettamente, dopodiché la togliamo dal fuoco e uniamo l’uovo.
Adesso possiamo impiattare, naturalmente completando con una generosa spolverata di pecorino.
Ovviamente va accompagnata a un bel vino rosso corposo, un Primitivo di Manduria può andare benissimo.
Buon appetito!
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Autore Carolina Barra
Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.