Relatrice Silvia Sardone: ‘Accolti molti emendamenti e odg anche dei gruppi di minoranza – Ampia convergenza sugli indirizzi programmatici’
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.
Autonomia; innovazione, semplificazione e trasformazione digitale; sostenibilità; sicurezza; attenzione alle fragilità soprattutto in ambito sociale e socio-sanitario. Sono queste le cinque priorità del Piano Regionale di Sviluppo approvato questa sera in Consiglio regionale.
Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza, 48, contrari Partito Democratico, M5Stelle, i Lombardi Civici Europeisti e +Europa, 30.
Ha evidenziato la Presidente della Commissione Bilancio e relatrice del provvedimento Silvia Sardone, Forza Italia:
Con l’attuazione del Programma Regionale di Sviluppo la Lombardia si conferma una Regione proiettata al futuro e motore per l’intero Paese. Questo documento conferma negli indirizzi programmatici la Lombardia come realtà legata alla vocazione dei propri territori, forte della sua identità, capace di coniugare solidarietà e competizione.
Una Lombardia quindi più autonoma, competitiva, attrattiva, solidale, sicura e veloce, capace di collaborare costruttivamente con tutte le forze attive sul territorio lombardo e di ascoltare e accogliere i diversi contributi che vengono proposti.
In sede di votazione finale sono stati accolti numerosi emendamenti e ordini del giorno provenienti da vari gruppi consiliari, anche di minoranza. La maggioranza di centrodestra negli interventi in Aula ha sottolineato più volte i grandi temi strategici che rientrano nel Piano e che puntano a rendere concreta ed incisiva l’azione di governo regionale per dare ai cittadini e alle imprese le risposte che attendono, a cominciare dall’obiettivo dell’autonomia.
Negativo il giudizio del PD, che ha definito il PRS un libro dei sogni cui manca però, soprattutto nel campo sanitario, lo slancio decisivo per dare ai cittadini servizi migliori. Voto negativo anche da parte del Movimento 5 Stelle, che ha definito il PRS un’opera incompiuta perché alcuni argomenti non sono stati nemmeno toccati, oppure lo sono stati in modo assolutamente limitato e in ottica di breve periodo, come quello sulle società partecipate.
Gli obiettivi del PRS
All’interno del documento c’è il sostegno alla candidatura di Milano e della Lombardia ai Giochi invernali 2026, una forte integrazione tra politiche sociali e abitative, nuovi incentivi a integrare le politiche culturali e turistiche. Sul fronte sicurezza in particolare è previsto un maggiore coordinamento con i Comuni per la realizzazione di iniziative di contrasto all’immigrazione clandestina in raccordo con le Prefetture e le Forze dell’Ordine, anche nell’ottica di favorire il rimpatrio degli irregolari, e misure per l’integrazione degli immigrati regolari.
Tra gli obiettivi del Piano viene indicata la necessità di poter disporre di maggiore autonomia nel coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario per portare vantaggi al mondo delle imprese, utilizzando la flessibilità fiscale dell’IRAP e chiedendo al Parlamento l’istituzione di zone economiche speciali, ZES, per favorire lo sviluppo di nuovi investimenti su territorio lombardo e per permettere maggiori investimenti agli Enti locali.
La Regione intende presidiare tutti i tavoli negoziali aperti e che si apriranno nei prossimi mesi per sostenere il territorio e i comparti produttivi lombardi attraverso azioni di lobbying e di networking con le altre Regioni europee: in particolare verranno affrontati i nodi del settore agroalimentare, il comparto dei trasporti e l’ambiente. Ma grande sarà anche il lavoro sul nuovo settennato di programmazione 2021-2028 e sulla nuova PAC.
Altri obiettivi sono la realizzazione di un ‘Programma Strategico per la Semplificazione e la Trasformazione digitale lombarda’, la misurazione degli oneri amministrativi finalizzata a una loro progressiva riduzione, acquisizione d’ufficio della documentazione e l’autocertificazione, l’implementazione dello Sportello unico per l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione per cittadini e imprese, la semplificazione dei bandi regionali e delle relative procedure di verifica e di monitoraggio, la digitalizzazione dei servizi e delle procedure comunali, pagamenti elettronici, identità digitale, conservazione digitale, e-procurement e sicurezza digitale.
Sul fronte della sostenibilità ambientale, priorità al miglioramento della qualità dell’aria, allo sviluppo della infrastruttura verde regionale, all’integrazione delle politiche urbanistico/territoriali con quelle di qualità delle acque e al contenimento del consumo di suolo.
L’attuazione e l’assestamento del sistema socio-sanitario, in seguito alla riforma approvata nella scorsa legislatura, dovrà conciliarsi con nuove politiche per la famiglia, con l’implementazione di misure per la gratuità dei servizi di base per l’infanzia e con il potenziamento delle politiche per l’edilizia sociale.
Infine, previsti nuovi investimenti nella cybersecurity per aumentare la sicurezza e l’innovazione nelle strutture scolastiche e in quelle dedicate alla prima infanzia, per la promozione della coesione sociale e della legalità nei quartieri per contrastare il disagio abitativo e l’abusivismo e per una maggiore sicurezza del servizio ferroviario.