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Lombardia: Fermi nominato nel Comitato delle Regioni a Bruxelles

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Comitato delle Regioni


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In seno alla Conferenza italiana dei Presidenti delle Assemblee legislative e delle Province autonome, il Presidente Fermi lo scorso 22 giugno eletto anche Coordinatore del gruppo di lavoro nazionale incaricato di monitorare l’attuazione del regionalismo differenziato

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi è stato nominato ieri quale nuovo componente del Comitato europeo delle Regioni, CdR, l’organismo che a Bruxelles rappresenta gli enti regionali e locali dei 28 Stati membri dell’Unione europea.

Dopo le elezioni nazionali, regionali e amministrative che si sono succedute in questa primavera, il Consiglio dell’Unione europea, su indicazione dei governi nazionali e delle associazioni di categoria, come Anci e Conferenza delle regioni, ha ufficializzato le nomine dei nuovi componenti che entreranno a far parte della delegazione italiana.

Per Bruxelles sono stati indicati Alessandro Fermi, Ppe, Presidente del Consiglio della Regione Lombardia, Donato Toma, Ppe, Presidente della Regione Molise, e Roberto Ciambetti, Ecr, Presidente del Consiglio regionale del Veneto, “promosso” da supplente a componente titolare. Confermato anche Enzo Bianco, Pse, Consigliere comunale a Catania che finora ha guidato la delegazione italiana del Comitato delle Regioni.

Diventano invece supplenti Raffaele Cattaneo, PPE, Assessore regionale all’Ambiente in Lombardia e già presidente della Commissione speciale sulla coesione territoriale; Alessandro Piana, ECR, Presidente del Consiglio Regionale della Liguria; Alberto Gottardo, ECR, Consigliere comunale di Sacile, Pordenone.

Il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi era già stato nominato lo scorso 22 giugno anche Coordinatore del gruppo di lavoro incaricato, in seno alla Conferenza italiana dei Presidenti delle Assemblee legislative e delle Province autonome, di monitorare l’attuazione del regionalismo differenziato.

Il Comitato delle Regioni è un organo dell’Unione europea, rappresenta gli enti regionali e locali d’Europa ed è composto da rappresentanti provenienti da tutti i 28 Stati membri: istituito nel 1994, ha sede a Bruxelles. La Commissione europea, il Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo devono consultare obbligatoriamente il Comitato delle Regioni quando elaborano norme in settori che riguardano l’amministrazione locale e regionale come la sanità, l’istruzione, l’occupazione, la politica sociale, la coesione economica e sociale, i trasporti, l’energia e i cambiamenti climatici; in caso contrario, il Comitato delle Regioni può ricorrere alla Corte di Giustizia.

Una volta ricevuta una proposta legislativa, il Comitato delle Regioni elabora e adotta un parere e lo comunica alle pertinenti istituzioni dell’Unione europea. Il Comitato delle Regioni può esprimere pareri anche su propria iniziativa.

Ogni anno il Comitato delle Regioni si riunisce in 6 sessioni plenarie nelle quali vengono adottati pareri che riguardano mediamente dai 50 agli 80 progetti legislativi. I componenti del Comitato delle Regioni sono rappresentanti eletti negli enti locali e regionali. Ciascun Paese indica i membri di sua scelta che vengono nominati dal Consiglio dell’Unione europea per un periodo rinnovabile di cinque anni.

Ciascun membro può anche scegliere di far parte di un gruppo politico in seno al Comitato delle Regioni. Attualmente esistono cinque gruppi politici che riflettono affiliazioni diverse: Partito popolare europeo, PPE, Partito del socialismo europeo, PSE, Alleanza dei liberali e democratici per l’Europa, ALDE, Alleanza europea-English, AE, e Conservatori e riformisti europei, ECR.

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