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Ue e Grecia sempre più lontani

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images (1) L’Unione Europea e la Grecia “sono lontane” dal raggiungere un accordo’, ha detto in una intervista a France 24 Tv il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker,”Siamo molto lontani da ciò che potrebbe essere chiamato un compromesso politico”. E ancora: “Affronteremo le divergenze tra le opinioni dell’Eurogruppo e i piani del governo greco”, ha aggiunto Juncker, sottolineando però che la Grecia “dovrebbe chiedere un prolungamento del programma” di salvataggio e che per Atene “è fondamentale arrivare al pareggio di bilancio”. In quest’ottica, ha spiegato il presidente della Commissione, “quelle misure che il governo greco vuole tagliare, devono essere sostituite da altre misure che portino agli stessi obiettivi di bilancio”.

Queste le dichiarazione fatte da Junker dopo i giorni di grande fremito  che il risultato delle elezioni greche ha portato. La vincita del leader Tzipras era nell’aria. In molti Paesi europei questa notizia è stata accolta con gioia e con speranza, la speranza di poter portare in Europa un vento nuovo. Nella Grecia si incarna la possibile svolta, il cambiamento che un Paese è riuscito a darsi e che sta lottando per riguadagnare il suo RUOLO in Europa. In altri Paesi invece questa vittoria è vista come una ” minaccia”, se è lecito utilizzare questo termine; le idee di Tzipras potrebbero interferire con l’ordine e la tirannia dell’austerity che domina sovrana. Subito dopo le elezioni il nuovo leader greco ha iniziato a girare l’Europa, intrattenendosi a colloquio con molti capi di stato come quello francese o quello italiano, a cui si potrebbe far notare la non coerenza rispetto al ruolo che la Penisola svolgerà riguardo alla situazione greca:insomma da che parte stiamo? Risposta sicuramente difficile da trovare alla luce dei 40 milioni di debito che il paese ellenico ha contratto con l’Italia. Tzipras ha voluto mostrare la sua linea d’azione e la volontà di non voler sottostare la potere della Troika e la possibilità di dilazionare e dimezzare il prestito che gli era stato concesso.

La Germania ha preferito e continua a non voler incontrare Tzipras, l’unico incontro che è stato concesso è stato quello tra i due ministri dell’economia: SchaeubleVaroufakis. Le due posizioni però rimangono inconciliabili: la Germania continua a ribadire l’impossibilità di dimezzare il debito, ma sembra aprirsi una spiraglio sulla dilatazione dei tempi di pagamento richiesto dalla Grecia. Varoufakis invece ironizza dicendo:” i membri della troika sono “gente decente”, ma anche la Cia ha avuto “persone molto buone che si sono impegnate nel waterboarding (una pratica di tortura) contro la loro volontà”.  Meglio il taglio debito che l’allungamento, spiega il Ministro,  per i creditori della Grecia. “Tutti sanno – ha spiegato Varoufakis – che la Grecia non sarà mai in grado di sostenere il debito attuale senza un nuovo contratto”.

Monica De Lucia

 

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Autore Monica De Lucia

Monica De Lucia, giornalista pubblicista, laureata in Scienze filosofiche presso l'Università "Federico II" di Napoli.