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Globalizzazione, Diritto, Scienza Giuridica

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Paolo Grossi (2002)

Piero Calamandrei è da considerare un indimenticabile studioso di diritto costituzionale e processuale, degno erede della cultura giuridica illuministica e portatore delle sue incrollabili certezze: il diritto si identifica nella legge, in un complesso di leggi, ossia di manifestazioni della volontà suprema dello Stato, e dovere primario di ogni giurista è il culto della legge che solo formalmente rende uguali i cittadini. CalamandreiCalamandrei, turbato dagli eventi della seconda guerra mondiale e delle sue tragiche conseguenze, modifica la sua visione diventando un giurista in ascolto che mette alla prova le proprie certezze e i propri valori, rinnovandoli, trasformando la propria interiorità, segno di una intensa coscienza etica. Cosa significa globalizzazione? Possiamo definirla come primato dell’economia a danno della politica in cui prevalgono le nuove tecniche informatiche, che superano i confini territoriali, portando al superamento degli Stati e delle sovranità, alla frattura con il territorio. La globalizzazione per il giurista significa rottura del monopolio e del rigido controllo statuale sul diritto. Le dinamiche economiche danno origine ad un diritto nuovo: nuove esigenze giuridiche e dunque nuovi strumenti giuridici più adeguati a regolamentare la nuova circolazione globale. Con il diritto della globalizzazione si ha di nuovo, come avveniva nell’antico regime, un diritto prodotto da privati; dunque si torna ad un pluralismo giuridico, poiché esiste una pluralità di fonti e si assiste ad una re-privatizzazione di ampie sfere del pianeta giuridico. Il diritto della globalizzazione non è puro, è effettivo ed ha in sé una spinta persuasiva che spinge ad osservarlo, rendendolo di vita durevole. Sono i fatti economici che contano: i canali del diritto globalizzato sono atipici, sostanziali. Si ritorna così al modello della rete, un sistema di regole collocate sullo stesso piano, legate da un rapporto di interconnessione; regole che non derivano la loro legittimazione da un’unica fonte suprema, da identificare in chi detiene il supremo potere politico, ma in un meccanismi spontanei di quella realtà dalle mille sfaccettature e in continua evoluzione che è il mercato. Senza ipostatizzazioni gerarchiche, uomini d’affari, grandi tecnici empirici delle grandi imprese professionali giuridiche, grandi teorici del diritto sono tutti allo stesso modo coinvolti nella produzione del duttile diritto globalizzato, tutti coautori, tutti protagonisti. È la rivincita del giurista empirico e teorico. La globalizzazione, dunque, va a rendere più complesso il contesto giuridico. Non è lo Stato che elabora o recepisce nuove forme di organizzazione giuridica, ci troviamo, anzi, di fronte a qualcosa che si concretizza al di là dello Stato, se non addirittura contro lo stato. Forze private, forze economiche producono diritto. Una rinnovata complessità giuridica, indubbiamente favorita dalla globalizzazione, rende molto più incerto anche l’intero settore. Oggi il giurista vive un momento fertile e difficile: fertile, perché il suo è diventato un ruolo da protagonista, da propulsore dei processi; difficile non solo per le maggiori responsabilità che ha, ma anche per l’incertezza che caratterizza la sua azione conoscitiva/applicativa. La globalizzazione è una medaglia a due facce per il giurista: grossa occasione di crescita e di orizzonti più ampi, ma aumenta anche il rischio connesso al pericoli che il potere economico si traduca in una spinta a perseguire con ogni mezzo e ad ogni costo del maggior profitto possibile. Da un punto di vista esclusivamente lessicale “globalizzazione” equivale a “mondializzazione”, cioè un fenomeno insofferente a localizzazioni, senza territorio definito, senza frontiere, autenticamente mondiale; ed è sicuramente questa una delle sue accezioni positive. Ma è si tratta davvero di un movimento globale o si tratta semplicemente di un’espansione occidentale, una marcata americanizzazione? Occorre dunque che il giusta se ne occupi con coraggio e vigilanza cercando di impedire o attenuare facili degenerazioni.

Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.