Il gran finale con il concerto ‘Mediterranea’ e gli appuntamenti con Lorenzo Marone e Flavio Castaldo
Riceviamo e pubblichiamo.
Entra nella settimana clou ‘Domus Stabiae – Arte in Stabia’, la rassegna promossa dal Comune di Castellammare in collaborazione con la Regione e realizzata grazie al P.O.C. Campania 2014-2020. Un imperdibile concerto che fonde ritmi e linguaggi del Mediterraneo, gli appuntamenti letterari con Lorenzo Marone e Flavio Castaldo e un piacevole momento enogastronomico concluderanno infatti la kermesse realizzata dalla Ravello Lab e diretta dal Maestro Giuseppe Di Capua.
Mediterranea. Atene – Cartagine – Stabia, il progetto musicale che suggellerà il cartellone degli spettacoli di Domus Stabiae, vedrà le splendide voci di Barbara Buonaiuto, Marina Mulopulos e Rosalba Santoro intrecciarsi allo stile inconfondibile del cantante e percussionista tunisino Marzouk Mejiri e agli avvolgenti ritmi musicali del quartetto formato da Paolo Del Vecchio, Luca Urciuolo, Sasà Pelosi, Ivan Lacagnina.
Il concerto è un seducente viaggio che si snoda tra le tradizioni musicali fiorite sulle rive del Mediterraneo. Dal sirtaki, passando per l’arabo andaluso e la beguine napoletana fino al folk del Novecento, lo spettacolo è costruito armoniosamente sull’incontro delle tre diverse identità etniche incarnate dalle cantanti, che si succedono in dissolvenza nei suoni degli strumenti delle diverse geografie musicali mediterranee tra cui la tammorra, il bouzuki, la darbuka.
Il greco è la lingua in cui canta Marina Mulopulos, che ha all’attivo la collaborazione con gli Almamegretta ed offre brani tratti dal suo singolo Distichòs. La verve del repertorio di tradizione partenopea, che si spinge fino al Seicento, si esprime invece nell’interpretazione di Barbara Buonaiuto, appassionata voce femminile dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore. Attraverso Rosalba Santoro, folk singer dal timbro originale capace di eccellenti ornamenti, vibrati e melismi, faranno capolino il siciliano e il dialetto delle Murge in un percorso lungo il folk di autori come Matteo Salvatore e Rosa Balistreri.
A completare il crogiuolo delle lingue del canto l’arabo-tunisino di Marzouk Mejiri, che alla voce unirà il virtuosismo strumentale della darbuka e delle percussioni.
Il concerto ‘Mediterranea’ si terrà il 18 maggio alle ore 20:30 alla Reggia di Quisisana, location scelta in sostituzione di Villa San Marco per la maggiore disponibilità dei posti. Come per i concerti di Marina Bruno e Peppe Barra e di Fabio Concato, che hanno fatto registrare il tutto esaurito nei giorni scorsi, anche per assistere a quest’ultimo spettacolo sarà necessaria la prenotazione via mail all’indirizzo infodomustabiae@gmail.com. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.
Ingresso libero anche per le ultime due tranches del calendario letterario di ‘Domus Stabiae’: la presentazione del romanzo ‘Un ragazzo normale’, Feltrinelli, 2018, di Lorenzo Marone e la conversazione sulla tradizione enologica campana che prenderà le mosse dal volume ‘Storie di vini e vigne intorno al Vesuvio’, Intramoenia, 2016, di Flavio Castaldo.
Lorenzo Marone incontrerà il pubblico stabiese il 16 marzo alle ore 18:00 nel Salone Viviani, in via Sant’Anna, 4. L’evento è promosso in collaborazione con l’Associazione “Achille Basile. Le Ali della Lettura”.
A dialogare con l’autore sarà Maria Carmen Matarazzo mentre l’attore Dario Trere Borrelli leggerà alcuni passi del libro che “non è una storia su Giancarlo Siani, ma con Giancarlo Siani”, il giornalista ucciso dalla camorra nel 1985 e che nell’opera viene tratteggiato come amico e modello del giovanissimo protagonista, Mimì.
Il ragazzo è un vivace e intelligente dodicenne napoletano che vive proprio nello stabile che farà da sfondo all’omicidio del cronista. È in quel settembre del 1985 che Mimì diventa grande. Ed è soprattutto l’amicizia con Giancarlo il viatico che lo condurrà alla maturità e alla scoperta del valore dei legami amicali che aprono orizzonti nuovi e insegnano il potere salvifico delle parole e delle storie raccontate con amore di verità.
Storie di soggetto certamente più leggero sono quelle che narrerà Flavio Castaldo nell’incontro conclusivo della rassegna il 18 maggio alle ore 18:30 a Palazzo Reale di Quisisana. La storia del vino nella Campania dall’epoca pompeiana fino alla fine dell’Impero Romano sarà il fil rouge di una conversazione, ricca di aneddoti e curiosità, sulla tradizione enologica campana così come ricostruita nel suo libro ‘Storie di vini e vigne intorno al Vesuvio’. Protagonisti dell’evento, insieme allo scrittore-archeologo, Tommaso Luongo, Nicola Meluziis e Maria Rispoli.
Una simpatica degustazione di vini concluderà l’appuntamento, in attesa dello spettacolo ‘Mediterranea’ con cui si chiuderà in bellezza il sipario su una rassegna che dal 1° maggio ha visto susseguirsi in città una girandola di eventi e ha riacceso i riflettori su un gioiello da promuovere come Palazzo Reale di Quisisana, oltre ad aver fatto registrare numerosi ed entusiasti visitatori provenienti da tutta la Regione nelle incantevoli ville archeologiche di Stabiae.