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Toscana, Rossi: ‘Errore ridurre fondi per politiche di coesione europea’

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Enrico Rossi


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Il Presidente della Regione Toscana interviene all’iniziativa ‘Quali politiche di coesione in Europa’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

La Toscana dal 2014 al 2020 può contare su circa 2,7 miliardi di fondi europei. Ma questa cifra sembra verrà ridotta nel periodo 2021-2027. A me pare un errore diminuire i fondi europei destinati alle politiche di coesione.

E ci batteremo perché ciò non avvenga, anche se abbiamo la sensazione che verso questo obiettivo che ci si muova troppo tardi e troppo poco.

Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, rispondendo ad alcune domande nel corso dell’iniziativa organizzata a Firenze dalla Regione Toscana e dal Comitato delle Regioni europee su ‘Quali politiche di coesione in Europa’, a cui hanno partecipato il presidente del Comitato europeo delle Regioni, Karl-Heinz Lambertz, la commissaria europea per la politica regionale Corina Creţu e, con un videomessaggio, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

Il presidente Rossi ha parlato di due pilastri su cui si regge l’Europa: uno è quello del mercato, della concorrenza, delle liberalizzazioni, l’altro è rappresentato dal sociale, dagli aiuti per ridurre le disuguaglianze, per sostenere chi è più debole e aiutare i territori a crescere.

Ha quindi precisato:

È per mantenere saldo questo secondo pilastro che lavoreremo. Per fare in modo che dopo il 2020 possiamo contare almeno su altrettante risorse che nel periodo in corso, nonostante che l’uscita della Gran Bretagna significhi minori entrate per circa 10 miliardi l’anno.

I quasi 3 miliardi di euro che ci arrivano nel settennato, rappresentano meno del 2% del prodotto interno lordo della Toscana, ma sono importantissimi perché si tratta di fondi pubblici destinati a generare altri investimenti e sviluppo, perché favoriscono la ricerca e ci aiutano nel mantenere lo stato sociale.

Rossi ha poi affermato che per combattere le spinte sovraniste e vincere l’inganno, così definito dal presidente Mattarella, di chi vuole tornare indietro agli stati nazionali ottocenteschi, occorre rendere l’Europa più forte.

Ha poi aggiunto Enrico Rossi:

Stiamo tenendo rispetto alla proposta iniziale di riduzione delle politiche di coesione, e mi auguro di riuscire a recuperare altre risorse. Ci siamo impegnati a sostenere le tre proposte avanzate da Mario Monti. È positivo che la prima, cioè una tassa sulla plastica non riciclabile e sulle emissioni di CO2, sia stata accolta. Così spero avvenga per le altre.

Dalla tassa sulle grandi piattaforme digitali che eludono per 600 miliardi l’anno sarebbe facile trarre almeno 60 milioni per compensare l’uscita della Gran Bretagna. E con la Tobin tax sulle speculazioni finanziarie che si fanno alla giornata, potremmo ricavare fondi per le politiche sociali, da destinare allo sviluppo, a sostenere le nostre imprese e per l’innovazione e la ricerca.

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