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‘L’archivio della soprintendenza bibliografica della Toscana’

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Il 27 febbraio a Firenze la presentazione del libro

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

La storia, il percorso, il lavoro dell’archivio storico regionale. È questo l’oggetto di un volume che sarà presentato martedì prossimo, 27 febbraio, ore 16:30, presso la Soprintendenza archivistica e bibliografica per la Toscana, in via Ginori 7 a Firenze.
Il libro, curato da Novella Maggiora, sarà al centro di una riflessione che coinvolgerà l’assessore alla cultura della Regione Toscana e figure di esperti e tecnici ad alto livello del settore bibliografico.

‘L’archivio della soprintendenza bibliografica della Toscana’ – terzo volume della collana ‘Archiversi’ edita dall’Archivio della Regione Toscana – esce in un momento chiave per la tutela bibliografica.
Con l’ultima riforma del Ministero dei beni culturali la competenza sulla tutela bibliografica, gestita dalle Regioni tra il 1972 e il 2015, è stata infatti avocata di nuovo allo Stato. Dagli anni Settanta la tutela sulle biblioteche locali e di interesse locale era stata esercitata dalle Regioni. Prima di questo lungo periodo la funzione di tutela era affidata alle Soprintendenze bibliografiche istituite presso le Biblioteche statali.

La storia di questa funzione e soprattutto il lavoro svolto sul territorio, prima del transito in Regione Toscana, è raccontata dalle carte conservate nell’Archivio storico della Regione Toscana.

In questo archivio si conservano infatti, tra l’altro, i documenti provenienti dalle istituzioni soppresse prima della nascita della Regione. Da quelle carte si comprende come avvenne la nascita dell’ufficio di Soprintendenza bibliografica, come operò rafforzando i servizi di pubblica lettura fino alla nascita di un moderno servizio bibliotecario regionale.

In occasione di questo ritorno della funzione della tutela bibliografica allo Stato, l’Archivio della Giunta regionale toscana ha pubblicato l’inventario di quelle carte sulle quali si potrà studiare questa storia.