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Anno giudiziario, processo telematico e dipendenti ‘in prestito’

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Anno giudiziario 2018


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Un grazie alla Regione Toscana

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Si apre l’anno giudiziario. E nel tracciare un bilancio di quello appena trascorso la presidente della Corte di Appello Margherita Cassano, che ha aperto stamani la cerimonia al Palazzo di Giustizia di Firenze, riassume dodici mesi, con il massimo della sintesi, in una sola parola: collaborazione.

Quella collaborazione di cui “un sicuro punto di riferimento” è stata la Regione Toscana, aggiunge subito dopo. E lo è stata “sotto diversi profili”, spiega, a partire dall’aiuto “nella innovazioni informatiche”, prime fra tutti quel processo telematico che, annuncia, “avrà una diffusione sull’intero territorio nazionale” e facilita non solo il lavoro di giudici e avvocati ma anche l’accesso agli atti, senza doversi spostare troppo, da parte dei cittadini che ne sono attori o le Università che quelle sentenze le devono studiare.

Lo è stata ancora per “le cinquanta borse di studio” che hanno consentito ad altrettanti giovani laureati di svolgere attività all’interno degli uffici giudiziari, per i progetti “di servizio civile regionale” che degli uffici giudiziari hanno consentito ai giovani “di conoscerne dall’interno il funzionamento con un significativo apporto”, per gli sportelli di prossimità – un progetto questo europeo – dove la Toscana è stata una della regioni prescelte e che permetterà d’istituire, assieme ai Comuni, uffici decentrati della pubblica amministrazione accessibili anche per alcuni servizi giudiziari.

La presidente Cassano ricorda inoltre il gruppo di lavoro istituito presso l’assessorato regionale alla sanità che ha il compito di individuare e condividere le linee guida più adatte “alla gestione delle persone che, affette da vizio mentale, hanno commesso un reato”, dando dunque piena attuazione alla riforma che ha disposto la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari: nel caso della Toscana quello di Montelupo.

Anche il procuratore generale Marcello Viola, ghi dei processi, sottolinea la “sensibilità della Regione”. Il passaggio è quello che riguarda alcune criticità della giustizia, in sofferenza per gli organici ridotti e dunque i tempi lunghi dei processi. E lo fa, nel sottolineare l’importanza del valore dell’organizzazione, ricordando anche lui i giovani assegnati agli uffici giudiziari con il servizio civile e il personale in prestito della Regione al centro del protocollo firmato giusto due giorni fa.

Si dice convinto dell’aiuto che può arrivare dall’informatica e dall’innovazione tecnologica. Rammenta ancora l’intesa con la Regione per la sicurezza del lavoro nelle cave di marmo e per la salvaguardia della legalità e promozione dello sviluppo sostenibile dell’attività estrattiva e il protocollo, che a breve sarà sottoscritto, sull’omicidio stradale. Apprezza il primo rapporto sui fenomeni di criminalità organizzata e corruzione in Toscana, che la Regione e la Normale di Pisa hanno presentato qualche mese fa.

Il presidente della Toscana, che ha partecipato alla cerimonia assieme all’assessore alla sicurezza, a margine ringrazia. Ringrazia la magistratura per l’opera forte, puntuale, vigorosa che svolge nella lotta alla criminalità e nell’assicurare ai cittadini condizioni di vita ancora civili e serene, anche in rapporto con le forze dell’ordine e con il loro impegno.

Ricorda che il ruolo della magistratura è decisivo e quindi la Regione, quando può e come può, ne sostiene il lavoro. Rammenta, in aggiunta ai tanti progetti e intese citate, l’impegno sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, a partire dai laboratori cinesi dell’area metropolitana, e quello sulle sofisticazioni agroalimentari. Infine si sofferma sul fortissimo ancoraggio alla Costituzione che ha contraddistinti un po’ tutti gli interventi, dei magistrati e degli avvocati.

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