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Il Sinodo si divide

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Il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia, assemblea rappresentativa dei cardinali e vescovi della Chiesa cattolica, ha presentato ieri la relazione finale in cui si discutono temi importanti e “scottanti” per la Chiesa cattolica: famiglia sessualità e riconoscimento delle coppie omosessuali.

La relazione finale del Sinodo conteneva 62 mozioni, le quali per essere approvate avevano bisogno di ottenere la maggioranza dei due terzi per ciascuna di loro. Sono stati approvate solo 59 mozioni ad eccezione della 52, 53 e 55 che contenevano i temi più caldi come la questione della comunione per i fedeli divorziati ed il riconoscimento delle coppie dello stesso sesso. Per quanto  questi punti non abbiano ottenuto la maggioranza necessaria, come ha dichiarato il capo della sala stampa del Vaticano Federico Lombardi, ” queste questioni restano aperte e saranno discusse nel prossimo Sinodo” che si terrà nel 2015.

Il documento è diviso in 3 parti: nella prima si parla dell’individualismo esasperato che snatura i legami familiari. Essa contiene una mozione con la quale la Chiesa cattolica riconosce come elementi “minatori”  e che influiscono negativamente sulla già accentuata crisi della famiglia la violenza causata dalla guerra, la presenza della criminalità organizzata, il diffondersi di una ” affettività narcisistica”, della pornografia e della commercializzazione del corpo favorita da un uso distorto di internet. Nella seconda parte vengono ripercorsi gli insegnamenti di Gesù  sulla famiglia e sul carattere indissolubile del matrimonio. Nella terza ed ultima parte invece sono contenuti i propositi dei vescovi rispetto alle questioni già citate nella parte iniziale. Si riconoscono gli elementi positivi presenti nelle unioni civili e nelle convivenze, almeno quelle eterosessuali, e si sottolinea come questo tipo di scelta sia sempre più frequente non solo per un atteggiamento contrario alle istituzioni ed agli impegni definitivi, ma anche per l’attesa di sicurezza materiale.

Questa ” pseudo apertura”, anche se dobbiamo ammettere storica, arriva nello stesso giorno in cui il Sindaco della Capitale, Marino, trascrive 16 unioni gay celebrate all’estero nonostante la polemica scoppiata a partire dal Ministro Alfano. Potete immaginare la faccia sconvolta dei vescovi del Sinodo ricevuta la notizia. Bisognerà attendere un anno per il prossimo ” verdetto”.

Autore Monica De Lucia

Monica De Lucia, giornalista pubblicista, laureata in Scienze filosofiche presso l'Università "Federico II" di Napoli.