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‘Lettere a mia figlia’, libro sull’Alzheimer

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'Lettere a mia figlia'


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L’opera di Giuseppe Alessio Nuzzo, frutto dell’omonimo film breve premiato ai Nastri d’Argento e al Giffoni Film Festival, che vede Leo Gullotta nei panni di un anziano ammalato

Riceviamo e pubblichiamo.

Un tema importante, un atto di solidarietà affettiva, verso chi ne ha bisogno.

Sono le parole dell’attore Leo Gullotta, volto del progetto ‘Lettere a mia figlia’ incentrato sul tema dell’Alzheimer. Un progetto che si è concretizzato dapprima in un film breve ed ora in un libro, entrambi che portano la firma del giovare regista Giuseppe Alessio Nuzzo. Edito da Pulcinella Editore il testo ripercorre la malattia, le origini, le motivazioni e la vera storia di ‘Lettere a mia figlia’.

I protagonisti

Dichiara il regista partenopeo, già direttore generale del Social World Film Festival:

Raccontare di una malattia così delicata non è facile.
Ho ritenuto necessario far trasparire sin dai primi script il rispetto della dignità della persona in quanto tale cercando collaborazione nella stesura della sceneggiatura da parte di scienziati ed esperti in materia.

‘Lettere a mia figlia’ è stato per me, e lo è ancora, un percorso di vita.

Al volume, disponibile in tutte le librerie allo scaffale o su ordinazione, è allegato il dvd con il film breve integrale e contenuti extra, prezzo €14,90.

Racconta Gullotta, protagonista del corto e autore della prefazione del libro:

La storia che si racconta è quella di un uomo che ha vissuto la sua vita gioiosa in famiglia con la moglie e la bambina che diventerà presto donna. In questo percorso lo aggredisce la malattia che porterà lui e la sua famiglia ad attraversare un dolore quasi “cosciente”.

Giuseppe Alessio Nuzzo e Leo Gullotta
Giuseppe Alessio Nuzzo e Leo Gullotta con il libro ‘Lettere a mia figlia’

Il film

Girato tra Napoli e provincia, ‘Lettere a mia figlia’, ha ottenuto una menzione speciale ai Nastri d’Argento, miglior corto al Giffoni Film Festival, in selezione ai David di Donatello, 100 proiezioni in tutto il mondo e più di 30 riconoscimenti.

Protagonista è Leo Gullotta nei panni di un anziano padre che scrive delle lettere alla figlia nel tentativo di spiegare la sua malattia:

Un corto che serve a far entrare chi guarda in questa piccola storia di una malattia terribile, l’Alzheimer.

L’opera prodotta da Paradise Pictures con Pulcinella Film è stata trasmessa in prima tv da Studio Universal, Mediaset Premium DT.

L’autore
Giuseppe Alessio Nuzzo (classe 1989) è già autore dell’antologia ‘Cinema e sogno’ definita “monumentale” dallo storico presidente dei David di Donatello, Gian Luigi Rondi, che ne ha curato la prefazione. È fondatore e direttore generale del ‘Social World Film Festival’, per il quale ha curato 33 eventi internazionali in 27 città dei 5 continenti.

Nel 2011 è tra le dieci eccellenze del cinema giovane italiano a Los Angeles e giurato ufficiale al Festival, ora Festa, del Film di Roma. Nel 2013 ha ideato e fatto realizzare il primo ed unico monumento al cinema in Italia, “The Wall of Fame” a Vico Equense; nello stesso anno è sua l’idea di istituire un Museo/Mostra permanente del cinema del territorio e della Penisola Sorrentina.

Ha diretto e prodotto numerosi documentari, cortometraggi e spot per i quali ha ricevuto importanti premi tra cui Ia menzione speciale ai “Nastri d’Argento” e il primo premio al ‘Giffoni Film Festival’. Nel 2017 esce al cinema il suo primo lungometraggio ‘Le verità’, vincitore del Gran Premio della Critica al Siena Film Festival.

Maggiori informazioni

Giuseppe Alessio Nuzzo e Leo Gullotta
Giuseppe Alessio Nuzzo e Leo Gullotta premiati ai Nastri d’Argento