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Destituire

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È passato poco, poco tempo dal Referendum del 4 dicembre 2016. Ciò che davvero mi affascina è l’incapacità che ho di capire se le Persone abbiano espresso un voto politico o un voto sociale. 

Certo, non dispongo di strumenti atti ad indagare ed a misurare statisticamente con metodologia scientifica l’espressione e la significazione del “fenomeno voto” sia dal punto di vista politico che sociale.

E pertanto, con limiti delle possibilità nonché delle capacità, faccio qualche osservazione sul quesito referendario così come è stato proposto ad ogni Persona.

La scheda recitava:

Approvate il teso della legge costituzionale concernente “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione” approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?

Un testo che, nella sua legittima semplicità linguistica, mi ha stizzito per un fumus capace di evocarmi una sgradevole sensazione. Una sensazione che pur partendo dalla percezione di un populismo che, seppur presente da tempo nell’aria della politica nazionale sostenuto dalla capacità prensile che il fenomeno ha, manifesta sentore di nazionalismo fascista.

E quindi val bene proporre, oggi “a botta fredda” un altro documento che è quello da cui deriva: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2016/04/15/88/sg/pdf

E qui mi sovvien qualche riflessione. Sostituzioni e Modificazioni, sebbene nella legittimità procedurale di un dispositivo di legge, sono state utilizzate per tentare di: Sciogliere, Destituire, Sottrarre.

Sostituzioni e Modificazioni avrebbero avuto il compito di sgretolare l’essere ed il divenire del predicato Costituire. Il cui oggetto è la Costituzione. Ovvero della base di quella parabola che ho definito come: La Costituzione Costituisce la Costituzione.

Di quell’essere e di quel divenire di cui è intriso il Costituire e pertanto rimando a:

https://www.expartibus.it/costituire/

Vuoi vedere che le Persone, i Cittadini d’Italia, conoscono il senso ed il significato della Costituzione, ovvero quell’Atto che, quando lo leggiamo o speriamo lo rilegga Roberto Benigni tocca le corde più profonde dell’Animus della Persona?

Vuoi vedere che molti, molte Persona che hanno deciso di votare non sono, né si identificano in un parvenu?

Termine che sta ad indicare colui che si è elevato rapidamente a una condizione economica, sociale e politica superiore, senza avere, tuttavia, acquistato le maniere, lo stile, la cultura che converrebbero allo status raggiunto!

Figuriamoci allo Stato!

Di fatto nella Vita nulla di ciò che è duraturo è a caso!

Nemmeno il simbolo della Rinascita Italiana.

E come mostra la sequenza di immagini successiva anche la foto di apertura è frutto della Partecipazione e del Ragionamento di Più!

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Autore Alfredo Marinelli

Alfredo Marinelli è Professore di Oncologia presso l’Università Federico II di Napoli, nonché docente e componente del board scientifico dell’Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale “Luigi De Marchi” di Roma. Oltre che di pubblicazioni scientifiche è coautore di testi universitari per Mcgrow Hill et al. È componente del Grande Oriente d’Italia – Massoneria Universale. Profilo ed attività presenti su www.Linkedin.com