Doppietta Mercedes in Malesia con Hamilton dominatore assoluto del weekend. Rosberg e Vettel completano il podio davanti ad Alonso, quarto.
Un super Lewis Hamilton conquista in Malesia la sua prima vittoria stagionale davanti a Nico Rosberg e a uno splendido Sebastian Vettel. Senza problemi tecnici a rovinargli il weekend, Hamilton si è buttato alle spalle la travagliata gara australiana che aveva avuto il suo compagno di team dominatore assoluto. A Sepang Hamilton non solo ha conquistato l’ennesima pole position in condizioni difficili, ma ha soprattutto demolito dal punto di vista cronometrico quello che sembrerebbe essere al momento il rivale numero uno per la lotta al titolo, il compagno di squadra Rosberg, in difficoltà rispetto a Melbourne dove aveva vinto con autorità.
Dietro le Mercedes è giunto il campione del mondo Vettel, autore di una gara superlativa in cui è stato l’unico a impensierire le vetture della stella, addirittura piazzandosi fra loro durante le qualifiche, salvo poi essere “bruciato “ alla partenza da Rosberg e dal compagno Ricciardo. Ancora in ombra le Ferrari di Alonso e Raikkonen. Lo spagnolo non va oltre il quarto posto ereditato grazie alle disavventure della Red Bull di Ricciardo ma ben lontano dalle Mercedes e da Vettel. Kimi invece ha visto compromessa la sua gara per una foratura derivante da un contatto con Magnussen, terminando dodicesimo.
Ottima gara per Hulkenberg con la Force India, quinto alle spalle di Alonso ma davanti alla McLaren di Button. In casa Williams Massa precede il compagno di squadra Bottas ignorando l’ordine di farlo passare. Ancora a punti il giovane Kvyat con la Toro Rosso.
Partenza: Hamilton saluta e se ne va, Rosberg brucia Vettel.
Allo spegnersi dei semafori Hamilton non sbaglia e va via come un razzo mentre alle sue spalle Rosberg supera Vettel nonostante il connazionale lo spinga quasi a muro. Della lotta fra tedeschi approfitta Ricciardo che passa Vettel alla terza curva mentre dietro Fernando Alonso precede Hulkenberg, Raikkonen e Magnussen. Il giovane danese prova a passare il finlandese della Ferrari ma i due si toccano e Raikkonen fora una gomma mentre Magnussen danneggia l’ala anteriore e subisce uno stop&go di cinque secondi: per entrambi gara compromessa. Passano pochi giri e Vettel ripassa Ricciardo mettendosi all’inseguimento di Rosberg, mentre Hamilton è già lontano quando comincia il valzer dei pit-stop.
Hamilton gestisce, Ricciardo va k.o.
L’unico a non fermarsi con gli altri è Hulkenberg che ha una strategia di una sosta in meno e passa anche per qualche istante in testa alla gara, prima di essere sverniciato da Hamilton appena uscito dai box con gomme nuove. Alle spalle dei primi le posizioni restano invariate con la Red Bull di Ricciardo a “copiare” le strategie di Alonso quando un problema durante un pit-stop lo costringa prima ad uno stop&go per “unsafe release” e poi al ritiro. Alonso guadagna così una posizione ma deve guardarsi da Hulkenberg che con la sua strategia è una minaccia per il quarto posto del ferrarista. Più indietro Button è tallonato dalle due Williams di Massa e Bottas.
Hamilton vince su Rosberg e Vettel. Alonso quarto.
Gli ultimi giri sono una passerella per Hamilton che va a vincere davanti a Rosberg e Vettel, con lui sul podio. Alonso doma Hulkenberg, mentre più staccati giungono Button, Massa e Bottas, Magnussen e Kvyat.
La situazione in classifica vede Rosberg davanti a Hamilton e Alonso, con Vettel un po’ più indietro ma siamo solo alla seconda gara e tutto è destinato a cambiare.
La F1 adesso si sposta in Bahrain, dove le squadre hanno già i riferimenti dei test invernali. In Medio Oriente i valori in campo non dovrebbero cambiare molto, dato anche il poco tempo a disposizione fra una gara e l’altra. Sarà interessante vedere come proseguirà la lotta interna fra i due della Mercedes, e quanto Red Bull e Ferrari riusciranno ad avvicinarsi alle Frecce d’argento.
Nunzio Iervolino
Autore Nunzio Iervolino
Classe '84 da San Giuseppe Vesuviano...innamorato della vita e di tutto ciò che abbia un motore e delle ruote... Le quattro ruote sono sempre state un affare di famiglia e sembra che le mie prime "sgommate" risalgano ai tempi del pancione materno ma di queste non si hanno prova se non la testimonianza della "vittima" (mamma, se non ci fosse bisognerebbe inventarla), mentre la scintilla che ha fatto entrare le due ruote nel mio cuore è stata il vedere una Kawasaki Ninja buttarsi in piega in uno spazio strettissimo sulla Costiera Amalfitana. Da li è stato un continuo inseguimento alle mia passioni, culminato con l'acquisto di un Kart e qualche anno dopo della mia prima moto (dopo aver tirato il collo a quelle di amici). Evidentemente la cosa non deve essere andata giù a qualche automobilista che una sera dello scorso Aprile ha fatto strike mandandomi K.O. senza neanche fermarsi per soccorrermi, Adesso, col cuore infranto e senza motori sfogo la mia rabbia e la mia passione scrivendo qui...abbiate pietà di un povero ex centauro!!!
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