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F1 Australia: Rosberg Stella agli antipodi

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Foto di rito per i piloti al via del Mondiale 2014
Foto di rito per i piloti al via del Mondiale 2014


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Il figlio di Keke Rosberg domina la gara sin dalla partenza davanti a Ricciardo (poi squaliticato) e Magnussen. Button eredita il terzo posto. Ferrari sottotono.

Comincia sotto il segno di Nico Rosberg il nuovo corso della F1. Il pilota della Mercedes ha vinto il GP di Australia davanti a Ricciardo e il debuttante Magnussen ma durante le  verifiche dopo gara arriva la doccia fredda per l’australiano della Red Bull: la sua vettura avrebbe viaggiato costantemente oltre il limite di consumo imposto dalle nuove regole e pertanto è squalificata facendo perdere a Ricciardo il primo podio in carriera, oltretutto nella gara di casa; la Red Bull ha presentato appello. Ritirati per problemi tecnici Hamilton ed il campione del mondo Vettel. Quarta e ottava le Ferrari di Alonso e Raikkonen mentre Bottas con la Williams crea spettacolo e scompiglio: tocca il muro, causa della safety car e poi rimonta fino al quinto posto.

Rosberg in testa dopo la prima curva: ci resterà per l'intero GP
Rosberg in testa dopo la prima curva: ci resterà per l’intero GP

Mercedes contenta a metà: Rosberg domina, Hamilton si ritira.
Il tedesco della Mercedes ha espresso una superiorità imbarazzante sin dal primo giro, dopo aver beffato in partenza il comagno Hamilton ed il beniamino di casa Ricciardo che gli partivano davanti. Rosberg ha gestito la gara alla perfezione, dando l’impressione di avere ulteriore margine nel piede destro. Anche quando è uscita la Safety Car ad azzerare il suo vantaggio, alla ripartenza Nico ha subito rimesso le cose a posto, arrivando al traguardo con oltre venti secondi sugli altri.
Chi ha tutto da recriminare è Lewis Hamilton. L’inglese autore della Pole Position aveva tutte le carte in regola per lottare col compagno di squadra ma è stato costretto al ritiro al quarto giro per problemi al motore. Avrà modo di rifarsi fra due settimane in Malesia, ammesso che la dea bendata lo assista.

McLaren sorride: Magnussen deb a podio come Hamilton 2007.
Dopo il peggior anno della sua storia (0 podi nel 2013) la McLaren risorge grazie ad una vettura decisamente migliore di quella dello scorso anno, ma soprattutto  grazie alle performance della “power unit” Mercedes e del talento di Kevin Magnussen. Il giovane danese figlio d’arte (suo padre Jan corse in F1 negli anni novanta) è stato autore di un debutto sensazionale! L’ultima volta che un debuttante andò a podio fu nel 2007 con Lewis Hamilton, diventato campione del mondo l’anno successivo. Ciò che più ha impressionato di Kevin è stata la pressoche totale assenza di errori nel suo primo weekend iridato. Sarà un brutto cliente per il compagno Button, terzo dopo la squalifica di Ricciardo, approfittando soprattutto della safety car causata da Bottas.

Ricciardo, Rosberg e Magnussen sul podio. Il pilota australiano sarà squalificato dopo le verifiche.
Ricciardo, Rosberg e Magnussen sul podio. Il pilota australiano sarà squalificato dopo le verifiche.

Red Bull: Ricciardo dal podio alla squalifica, Vettel out, ma la macchina c’è.
Peccato per Ricciardo! La Red Bull compie un miracolo e dopo le deludenti (a dir poco) prove invernali piazza Ricciardo sul podio, mentre Vettel è vittima di problemi elettrici e deve ritirarsi. L’australiano ha fatto una gara davvero ottima, resistendo al forcing finale di Magnussen, regalando una gioia al pubblico di casa prima di essere squalificato per consumo eccessivo. Il tallone d’achille della vettura campione del mondo sembra essere la “power unit” Renault, in debito di affidabilità e prestazioni rispetto al Mercedes ma anche alla luce dei pochi km percorsi nei test, la vettura ha dimostrato di essere competitiva. Sarà interessante vederla all’opera sui curvoni veloci della Malesia, prossima gara in calendario.

Alonso quinto, Raikkonen nono: Ferrari, c’è da lavorare.
La Ferrari torna dall’Australia con due certezze: la prima è che c’è da lavorare ancora tanto per portarsi a livello della Mercedes, la seconda è che Alonso è sempre…Alonso!
La Rossa infatti deve ringraziare il pilota asturiano per un quinto posto conquistato con la solita grinta mentre il compagno di squadra Raikkonen non va oltre il nono posto dopo un weekend travagliato. Come per i rivali, i problemi sembrano essere prevalentemente di natura elettronica, ma la Mercedes è sembrata nettamente avanti a livello di prestazioni della sua “power unit”.

Williams: che rimpianti, ma la macchina c’è.
Si starà mordendo le mani Felipe Massa, speronato al via da Kobayashi e costretto al ritiro. Guardando a quello che è riuscito a fare (e disfare) il suo compagno Bottas, è ragionevole pensare che la squadra inglese potesse ambire ad un posto a ridosso del podio, se non qualcosa in più. Resta la certezza che la macchina ha un ottimo potenziale da sfruttare assieme al Mercedes che potrebbe portare quelle soddisfazioni di cui il 2013 è stato avaro.

Fra i protagonisti in gara anche il “solito” Hulkenberg, sesto al traguardo e le cui prestazioni non stupiscono più nessuno, che ha demolito il compagno di squadra Perez, mentre a chiudere la zona punti ci ha pensato la Toro Rosso che piazza entrambe le macchine nella top ten, consentendo al debuttante russo Kvyat di diventare il più giovane pilota di sempre ad andare a punti nella storia della F1.

Appuntamento con la F1 fra due settimane in Malesia dove il caldo torrido sarà un ulteriore banco di prova per i motori della nuova generazione. Vedremo se le altre squadre sapranno rispondere allo strapotere messo in mostra dalla Mercedes e come proseguirà la sfida interna fra Hamilton e Rosberg…siamo di fronte all’ennesimo dominio annunciato?

Nunzio Iervolino.

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Autore Nunzio Iervolino

Classe '84 da San Giuseppe Vesuviano...innamorato della vita e di tutto ciò che abbia un motore e delle ruote... Le quattro ruote sono sempre state un affare di famiglia e sembra che le mie prime "sgommate" risalgano ai tempi del pancione materno ma di queste non si hanno prova se non la testimonianza della "vittima" (mamma, se non ci fosse bisognerebbe inventarla), mentre la scintilla che ha fatto entrare le due ruote nel mio cuore è stata il vedere una Kawasaki Ninja buttarsi in piega in uno spazio strettissimo sulla Costiera Amalfitana. Da li è stato un continuo inseguimento alle mia passioni, culminato con l'acquisto di un Kart e qualche anno dopo della mia prima moto (dopo aver tirato il collo a quelle di amici). Evidentemente la cosa non deve essere andata giù a qualche automobilista che una sera dello scorso Aprile ha fatto strike mandandomi K.O. senza neanche fermarsi per soccorrermi, Adesso, col cuore infranto e senza motori sfogo la mia rabbia e la mia passione scrivendo qui...abbiate pietà di un povero ex centauro!!!