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De Laurentiis ha mantenuto le promesse?

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Bigon-tristeSempre e solo il campo può dare la giusta valutazione al mercato di riparazione di gennaio. Tuttavia, in relazione agli obiettivi dichiarati dalle società e a quanto finora visto in campo, è forse il caso di fare qualche considerazione e capire come si è mossa la dirigenza partenopea durante la sessione di calciomercato che si è appena conclusa.

Sin dall’inizio della stagione la squadra aveva mostrato lacune in tre zone del campo: sulla corsia bassa di sinistra, al centro della difesa e in mediana.

 

henrique-napoliIn difesa è arrivato dal Palmeiras Henrique Adriano Buss, che nel 2008 venne acquistato dal Barcellona. Con i catalani non collezionò nemmeno una presenza e, dopo una stagione in Bundesliga col Leverkusen e una in Liga col Racing Santander, ritornò in Brasile al Palmeiras. Nel calcio europeo, quello che conta, non ha mai brillato. In altre parole, l’attesissimo top player per la difesa non è giunto in questa sessione di mercato. Dove sono allora i vari Skrtel, Agger, Verthongen, Vermaelen, tanto spesso avvicinati al Napoli? Ovviamente non si sono mossi a gennaio dalle loro relative squadre. Per giungere ai veri top player è necessario sborsare moneta contante e convincerli con ingaggi elevati. Finora la dirigenza azzurra non ha mostrato concreta intenzione di investire cifre importanti su difensori di caratura internazionale.

 

Faouzi-GhoulamSulla corsia sinistra sia in campionato che in Europa la squadra di Benitez era stata messa molto spesso in difficoltà. Armero, finito al West Ham, e Zuniga, a lungo corteggiato da Juventus e Barcellona e purtroppo ancora fermo ai box, hanno finora offerto poche garanzie in fase di copertura. Réveillère era chiaramente arrivato senza la pretesa di risolvere i problemi degli azzurri, e finora ha svolto bene il suo compito. Ecco allora il franco-algerino Faouzi Ghoulam, classe 1991, acquistato dal Saint-Étienne. Pare che in Francia i suoi tifosi si siano lamentati non poco per la sua partenza. Dovrebbe garantire un’ottima spinta sulla sinistra e una buona copertura in fase difensiva. Un acquisto di prospettiva, forse non ancora maturo per il nostro torneo. Una scommessa. Peccato solo per l’infortunio di Mesto, che si era comportato egregiamente nella prima parte della stagione.

Jorginho-NapoliHa invece già dato prova del suo talento Jorginho, giunto dall’Hellas Verona. Nonostante la giovane età (22 anni) nella gara di Coppa Italia vinta contro la Lazio ha mostrato grande personalità. Nel suo repertorio non mancano giocate individuali e colpi balistici da vero fuoriclasse. Per le notevoli doti in fase propositiva potrebbe essere proprio l’uomo che Benitez cercava in mediana. Avendo, tra l’altro, già disputato mezza stagione nel campionato italiano, non ha bisogno di tempi di ambientamento. Insomma, un acquisto perfettamente riuscito.

Buono anche l’acquisto dal Catania di Mariano Andújar, girato in prestito alla Lazio. Il portiere argentino si aggregherà al gruppo azzurro a giugno, come secondo di Raphael, poiché si prevede la partenza di Pepe Reina.

Fa grande rumore la cessione di Paolo Cannavaro, ormai prevista da inizio stagione. Dopo sette stagioni in azzurro il capitano che ha alzato l’unico trofeo dell’era De Laurentiis, la Coppa Italia 2011-2012, lascia il Napoli per approdare al Sassuolo. Si era capito sin dall’inizio della stagione che Cannavaro era ormai ai margini delle idee di Benitez. Resta da chiedersi solo perché, se si decide di cedere Cannavaro, non si punti con decisione a un top player per difesa, ripiegando, invece, su un difensore che probabilmente non consentirà alla squadra di ottenere finalmente sicurezza in difesa.

Il patron De Laurentiis aveva promesso di rinforzare la squadra proprio in questi reparti più deboli e non si può negare che l’abbia fatto. Aveva però garantito investimenti fino a 50 milioni di euro: ne sono stati spesi solo 16-17. È vero che nessuno in Italia è in grado di investire cifre folli, né nel mercato estivo né, tantomeno, a gennaio, e che non bisogna assolutamente fare inutili investimenti a gennaio, preservando, invece, risorse per giugno, quando è più semplice raggiungere anche i cosiddetti top player. L’impressione, comunque, è che non sia stato colmato nemmeno il gap con la Roma.

Chi esce allora davvero rinforzato da questa sessione di mercato?

sabatini-4-4Forse la vera regina del calciomercato di gennaio è la Roma. Sabatini ha portato nella capitale Nainggolan, che anche Juventus e Napoli avevano tanto cercato, e Bastos, soffiato proprio al Napoli quando la trattativa sembrava ormai conclusa. La squadra di Garcia si è senz’altro rinforzata.

A seguire la Fiorentina sembra aver messo a segno due buoni colpi, con Matri, arrivato dal Milan, e Anderson, in prestito dal Manchester United.

Con l’arrivo di Osvaldo dal Southampton anche la Juventus, come se non bastasse il vantaggio accumulato su Roma e Napoli, sembra finalmente aver acquistato un attaccante che possa garantire tanti gol e, considerando gli impegni di Europa League, far rifiatare Llorente.

Mazzarri intanto potrà godersi il profeta Hernanes e D’Ambrosio, due rinforzi di grande qualità, per provare a puntare alla zona Europa League, mentre i cugini del Milan, ancora una volta, hanno fatto mercato spendendo poco o nulla. Servono anche a questo i dirigenti come Galliani, che qualcuno vorrebbe mandare in pensione. Resta una campagna acquisti, quella del Milan, sicuramente senza grandi pretese: Seedorf non potrà fare miracoli.

Infine va elogiato il mercato del Sassuolo, che si è rinforzato non poco con Cannavaro, arrivato dal Napoli, Sansone dal Parma, e Floccari, acquistato dalla Lazio, che si è forse troppo indebolita cedendo sia Floccari che Hernanes.

 

Carmelo Cutolo

Autore Carmelo Cutolo

Carmelo Cutolo, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Filologia classica, docente di lettere nelle scuole di secondo grado, appassionato di poesia, di ciclismo e di calcio.