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‘L’ibrido’ alle Terme Stufe di Nerone

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'L'ibrido'
'L'ibrido'


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In scena il 2 luglio a Bacoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Dopo il successo e il numeroso pubblico del primo spettacolo di quest’anno, ‘Clips Revival’, prosegue domenica 2 luglio alle ore 21:30 alle Terme – Stufe di Nerone, Bacoli (NA) la VI edizione della rassegna TEATROallaDERIVA (il teatro sulla zattera), ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne cura la direzione artistica per il quinto anno.
Per il secondo appuntamento, la compagnia Contrabbandieri di sogni presenta ‘L’ibrido’, scritto e diretto da Giuseppe De Vincentis, che è anche in scena con Simona Barattolo.

De Vincentis ha una storia molto travagliata alle spalle, detenzione a più riprese per reati non di sangue, ma è proprio grazie a scrittura e teatro che ha saputo riscattare il suo percorso. Questa è la sua seconda prova drammaturgica e registica. Come attore mette in campo una forza viscerale capace di essere modulata da una sorprendente padronanza scenica.

‘L’ibrido’
di – regia – con Giuseppe De Vincentis e Simona Barattolo
Diversità e carcere. Tra momenti duri, prese di coscienza e ironiche divagazioni, Carmine/Carmen scopre e rivela se stesso/a ma anche l’inumanità di chi non concepisce e sopporta l’esistenza del diverso.

In una cella di manicomio criminale tre-passi-per-tre, il dialogo crudo, grottesco e senza sosta tra le due anime irriconciliate di una stessa persona, sedata e brutalmente allontanata dal suo stesso corpo.

Ritorna così l’impegno civile e sociale, argomento caro alla nostra rassegna, in uno spettacolo che racconterà in modo diretto e allo stesso tempo grottesco il tema della diversità e del carcere.

TEATROallaDERIVA, manifestazione unica in Italia, è divenuta appuntamento fisso delle estati flegree. L’unicità risiede nel fatto che gli spettacoli vengono rappresentati su di una zattera galleggiante sull’acqua, costruita appositamente e posizionata all’interno del laghetto circolare delle Terme-Stufe di Nerone.

II direttore artistico presenta così lo spettacolo:

La seconda prova teatrale di De Vincentis, talento verace ma approdato da poco al teatro, dopo svariati anni passati in carcere, è una tranche de vie fulminante.

9 luglio – Gli Ipocriti
‘Le cinque rose di Jennifer’ 
di Annibale Ruccello, regia Peppe Miale, con Ernesto Lama ed Elisabetta D’Acunzo

Testo simbolo degli anni ’80, Jennifer vive come altri travestiti in un quartiere ghetto, tormentata da una società omologante e asfissiante.
Ma oggi chi è, o chi potrebbe essere, Jennifer?

Ruccello voleva la sua opera sempre contemporanea e la rivisitò diverse volte; quando Jennifer vi si trova di fronte, vorrebbe essere Anna, un altro travestito, che forse oggi sarebbe una donna, senza che questo sia concretamente possibile.

'Le cinque rose di Jennifer'
‘Le cinque rose di Jennifer’

16 luglio – VulìeTeatro
‘Semi (peccato, non esiste più l’amore platonico)’
di e con Michele Brasilio e Marina Cioppa

Ugo e Claudia, conviventi, alla vigilia di una cena con amici.
Preciso e metodico lui, uterina e perspicace lei. Woody Allen come nume tutelare, tra battute fulminanti e spiazzamenti imprevisti per una storia dolce-amara in cui si sorride molto malgrado il perenne disaccordo tra i due. La coppia resisterà o si sfascerà? In maniera cinica e non smielata, lo spettatore è libero di sperare e trovare nel finale una soluzione altra.

'Semi (peccato, non esiste più l’amore platonico)'
‘Semi (peccato, non esiste più l’amore platonico)’