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Sistematica vegetale – Il fusto

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Platano orientale orto botanico di Roma


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Il fusto è la parte della pianta che svolge funzione di sostegno della porzione aerea e di collegamento tra l’apparato radicale e quello fogliare, provvedendo alla distribuzione delle sostanze nutritive agli organi interni per favorirne uno sviluppo equilibrato.

In base alla consistenza è denominato in modi diversi:

  • caule o stelo se ha poca consistenza, come nelle piante erbacee, papavero, viola ecc…;
  • culmo se è vuoto e diviso da nodi evidenti, è ricco di silice che ne aumenta la resistenza, come nelle graminacee, grano orzo ecc…;
  • stipite se è formato dalle guaine fogliari concresciute a livello di picciolo – il gambo di una foglia la cui assenza fa sì che la foglia si chiami sessile – tipico delle palme e delle cicadee;
  • tronco se è legnoso e ramificato, alberi in genere.

In una sezione trasversale di un tronco, dall’esterno verso l’interno, si notano 5 strati concentrici:

Sezione di fusto

corteccia o scorza lo strato protettivo, può essere come una pellicola, betulla, spesso anche di 30 cm nelle sequoie, avere valenza commerciale come nella quercia da sughero;

fellogeno che produce corteccia verso l’esterno;

libro o floema la linfa elaborata dalle foglie alle radici vi circola in senso discendente;

cambio il tessuto che produce libro all’esterno e legno all’interno;

legno o cilindro centrale che può essere esterno se formato dall’alburno con vasi legnosi attivi in cui la linfa grezza sale dalle radici alle foglie, interno, se composto da durame o legno inattivo impregnato di tannini, alcaloidi, concrezioni minerali che gli conferiscono solidità ed inattaccabilità.

Spesso il fusto si presenta in forme modificate che si distinguono in epigei o ipogei.

Tipologie di fusti modificati

Epigei: stoloni, fragola, succulenti, piante grasse, cladodi, pungitopo, turioni, asparagi.
Ipogei: rizoma, iris giaggiolo, tubero, patata orchidee, bulbo, narciso, cipolla.

Fusti erbacei

Autore Antonio Ceglie

Antonio Ceglie, curioso appassionato di erbe e piante spontanee, quelle che la gente di solito e sbrigativamente, chiama "erbacce". Curatore per ExPartibus di una rubrica, non specialistica, relativa a questi "compagni di vita", le piante appunto, con cui conviviamo da migliaia di anni, senza, per questo, conoscerle veramente. Anche se non mi illudo di essere un divulgatore brillante, cercherò piuttosto, me lo auguro, di solleticare la curiosità del potenziale lettore interessato, offrendogli qualche spunto di carattere storico, culinario, o sanitario relativo alle piante stesse.