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‘Navigare è tardi’, presentazione libro

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'Navigare è tardi', di Niko Mucci


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L’8 aprile alla Banca Mediolanum di via Filangieri, Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Sabato 8 aprile, ore 11:00, presso la Banca Mediolanum, via Filangieri, 34, Napoli, si terrà la presentazione del libro Navigare è tardidi Niko Mucci, una “chiacchierata” fra l’autore e Delia Morea.
Leggeranno alcuni passi del libro gli attori Gabriella Cerino, Clara Vitiello e Antonio Agerola.

Un incontro di lettura, ascolto, partecipazione poetica, un modo per parlarsi fuori epoca, l’occasione di riconoscersi fra i versi di un attore che ha difficoltà a prendersi troppo sul serio.

Preferisce quindi lasciare ai lettori e al pubblico il compito-necessità di quanto i suoi scritti possano interessare l’animo dei presenti.

Un vagabondare continuo, ma non per infiniti percorsi.
Anzi, i suoi versi appaiono appunti girovaghi che transitano dall’angusto rifugio di un biglietto cacciato in tasca ad un volatile foglio lasciato, come per caso, su un tavolo domestico di cucina, sul comodino accanto a un letto.

Fogli sparsi, dunque, catturati dalla poesia o che catturano la poesia.
Lucia Stefanelli Cervelli

Nasce, in età adulta, improvviso un desiderio: quello di raccontarsi, ma non per chiudere un capitolo, o ritenere conclusa la propria opera, bensì, per cercare dal proprio passato stimoli per il futuro prossimo, ma anche per fare ordine dentro di sé, capire meglio il presente, ritrovare delle emozioni.

Questa spinta alla autobiografia muove il mio scrivere e non importa più, ch’io sia abruzzese-pugliese–napoletano, nato per caso in Piemonte, e che faccia l’attore-musicista-regista-autore teatrale… tutto trova espressione nello scrivere di poesia, nel testimoniare in versi la mia storia, il mio pensiero, a volte originale, altre meno, su temi che abitano la mia anima:
Il mare, i sentimenti, le relazioni, il tempo…

Certo potrei tenerli per me, ma a parte la mania di protagonismo che appartiene all’attore, è bello sentire che dalla lettura in prima persona, tu che stai per leggere queste “fatiche letterarie” possa sentire tue alcune parole, alcune emozioni ed entrare in empatia con questo vecchio parolaio dallo sguardo bambino.
Niko Mucci

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