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Parte dal Teatro del Maggio la III edizione de La Toscana delle donne

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Giani, Sandrelli e Manetti


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Consegnato il Pegaso de La Toscana delle Donne a Stefania Sandrelli, Fariba e Yuldulz Hasmini, Alessandra Cappellotto, Elisa Dalla Valle, alle fumettiste Alice Milani, Rita Petruccioli e La Tram; alle sarte della sartoria del Maggio Musicale, a Elena Rossi, Marika Franchino e Viola Sofia Nisio del Trio Soprano

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Un Viaggio all’insegna dei diritti e della libertà quello che stasera ha preso il via al Teatro del Maggio di Firenze che ha ospitato l’apertura della terza edizione de La Toscana delle donne, il festival, finanziato con i Fondi comunitari europei, che per dieci giorni si dipanerà con oltre 50 appuntamenti, incontri, dibattiti, spettacoli.
A fare gli onori di casa la capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Cristina Manetti, ideatrice del Festival, che ha dato il via alla serata indossando un abito di scena della sartoria del Maggio Musicale in omaggio al prezioso lavoro delle sarte, esempio dell’eccellenza dell’artigianato toscano.

Per il Presidente Eugenio Giani, salito sul palco a portare i saluti iniziali

questa è la Toscana dei diritti che per prima al mondo ha abolito la pena di morte. Dobbiamo acquisire consapevolezza di una cultura che trasmetta a tutta la società, agli uomini in particolare, quanto sia importante agevolare la parità di genere come contributo alla comunità in cui viviamo.

È un elemento fondamentale, lo è da sempre e mai come in questi tempi in cui drammaticamente i femminicidi e la violenza sulle donne dominano le pagine dei giornali.

È solo con un salto di qualità culturale che coinvolga tutti, solo con misure concrete e un ruolo della donna sempre più affermato nella società che possiamo superare la situazione attuale e avviarci verso un vero progresso culturale.

Ha detto allora Manetti:

È bello ripartire per la terza edizione de La Toscana delle donne da questo teatro per fare insieme questo grande viaggio per i diritti della donna che è già partito tanto tempo fa, con tante donne che prima di noi hanno combattuto.

Insieme a Manetti, la Vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, che ha detto:

La Toscana delle donne non è un festival tradizionale, ma un luogo di riflessione e di progettazione. È uno spazio di libertà dove tante esperienze femminili, ma non solo, si confrontano.

Le donne dimostrano che ci sono, con la loro personalità, le loro caratteristiche e la loro voglia di essere protagoniste in libertà del proprio futuro.

Una bellissima manifestazione, che Cristina Manetti ha costruito ormai da tre anni e che anno dopo anno cresce e rappresenta le donne in modo sempre diverso, ma sempre tramite un’esperienza di grandissimo valore.

E due donne che hanno fatto della lotta contro la discriminazione e per la libertà la loro bandiera, sono le due cicliste afghane Fariba e Yuldulz Hasmini, protagoniste delle ultime Olimpiadi, arrivate in Italia dopo la nuova presa del potere dei talebani nel 2021, e assistite dall’associazione ‘Road to Equality’, guidata dalla Presidente Alessandra Cappellotto e dalla Vicepresidente Elisa Dalla Valle.

A tutte loro, la Vicepresidente Saccardi, Manetti, insieme alla sindaca Sara Funaro hanno consegnato il Pegaso della Toscana delle Donne.

E sarà proprio a ‘Road to Equality’ che sarà devoluto il ricavato dell’asta delle tre opere realizzate questa sera dalle fumettiste la Tram, Rita Petruccioli e Alice Milani, che hanno accompagnato tutto l’evento con uno showcase dal palco, a cura di Lucca Comics & Games nell’ambito della collaborazione che la Toscana delle Donne ha intrapreso con il festival lucchese, e alle quali è stato consegnato il Pegaso de La Toscana delle donne.

Il Sindaco Funaro ha detto:

Noi oggi vediamo due donne straordinarie qui con noi. Loro avevano iniziato una battaglia in Afghanistan che era quella della parità e dei diritti, perché qui per noi è normale giocare a calcio, fare ciclismo, andare a scuola.

In quelle terre purtroppo tutto questo viene cancellato. E allora quello che noi dobbiamo fare è continuare ad avanzare su tutto quello che è stato fatto, ma al tempo stesso dobbiamo non fermarci al nostro confine, dobbiamo guardare al di là: oggi con questa iniziativa straordinaria si parte proprio da questo, si parte dalla riflessione oltre i confini.

La Toscana delle Donne sta crescendo ogni anno di più. Il lavoro che dobbiamo fare è ancora lunghissimo, sia per l’attenzione al tema della centralità del mondo femminile in tanti settori, sia per riuscire a portare lo sguardo oltre i nostri confini, perché troppe volte abbiamo lo sguardo molto corto.

Un abito preso in prestito dalla straordinaria sartoria del Maggio – sarte a cui è stato consegnato il Pegaso della Toscana delle donne per il loro insostituibile lavoro – anche per la compositrice e pianista Giulia Mazzoni, testimonial da tre anni del festival, che al piano ha interpretato per la prima volta dal vivo il suo ‘Artemisia’, inno che celebra non solo la grande artista del passato, Artemesia Gentileschi, ma anche il coraggio delle donne.

Quindi, è stata la volta della performance di Stefania Sandrelli, cha ha detto Cristina Manetti:

oggi è con noi e ci rappresenta col suo volto meraviglioso, conosciuto in tutto il mondo. Oggi sul palco interpreta Santuzza e dimostra ancora una volta che per contrastare la violenza di genere dobbiamo fare ancora un lungo percorso.

Al termine della interpretazione il Presidente Giani ha consegnato a Stefania Sandrelli il Pegaso de La Toscana delle donne quale riconoscimento al grande talento e ai messaggi che nella sua carriera ha sempre trasmesso.

Manetti ha concluso:

Il Festival non si esaurisce in questi dieci giorni, ma, in un certo senso, andrà avanti tutto l’anno perché le politiche regionali per la parità di genere non si fermano.

La Toscana continua con le azioni di sensibilizzazione e anche di narrazione su questi temi perché è sicuramente importante che prendiamo consapevolezza di quello che significa oggi parità di genere.

Un impegno a tutto campo per sostenere le donne per davvero.

Pegaso de La Toscana delle donne anche all’artista Sophie Dickens, pronipote di Charles Dickens che ha donato la scultura ‘Il grande Cavaliere dell’Apocalisse’ esposta per l’occasione nel foyer del Teatro e proveniente dalla Crumbe Gallery, la prima galleria in Europa dedicata esclusivamente all’esposizione di artiste donne.

Ha chiuso la serata il Trio Soprano che si è esibito in una selezione di brani fra cui ‘Imagine’ e, omaggio a Giacomo Puccini nel centenario, l’aria ‘O mio babbino caro’ dall’opera Gianni Schicchi.