Da una saggezza sufi
Non mettere il dito nella tana dello scorpione se non sai sopportarne la morsicatura!
Questo antico proverbio sufi racchiude una saggezza profonda: non sfidare pericoli che non sei in grado di gestire. È un invito alla prudenza e alla valutazione dei rischi prima di agire.
Perché mettere il dito nella tana dello scorpione? Sappiamo che ci pungerà e la sua puntura è dolorosa e velenosa. Se non siamo pronti a sopportare il dolore e le conseguenze, è meglio non rischiare.
Applichiamo questo insegnamento alla vita quotidiana.
Non iniziare una discussione con qualcuno che è noto per essere irascibile.
Non assumere un impegno che non hai il tempo o le capacità di portare a termine.
Non investire denaro che non puoi permetterti di perdere.
In ogni situazione è importante riflettere sulle possibili conseguenze delle nostre azioni. Se non siamo sicuri di poter gestire le eventuali reazioni avverse è meglio scegliere la cautela.
Ricorda: la prudenza non è codardia, ma saggezza. È meglio evitare un pericolo che affrontarlo impreparati.
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Autore natyan
natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.
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