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Rancore e filosofia

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Rancore e filosofia


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Un sentimento amaro

Il rancore è un sentimento tenace che inacidisce cuore e mente, nutrendosi di risentimento e rabbia per un torto subito.

Come un’ombra oscura, offusca i pensieri e imprigiona i genuini sentimenti in una gabbia di dolore e sofferenza.

Platone lo considerava un’emozione distruttiva che corrompe l’anima e ostacola la ricerca del Bene.

Aristotele lo distingueva dalla rabbia, definendolo come un desiderio di vendetta che mina la ragione e la giustizia.

Seneca invitava a liberarsi dal rancore attraverso il perdono, che considerava un atto di saggezza e di amore per se stessi.

Ma vediamo insieme quali possono essere le conseguenze del rancore.

Danno psicologico: alimenta stress, ansia e depressione, danneggiando il benessere mentale.

Danno relazionale: mina la fiducia e le relazioni con gli altri, creando solitudine e isolamento.

Danno spirituale: imprigiona l’anima in una spirale di pensieri ossessivi, ostacolando la crescita interiore.

Come liberarsi dal rancore?

Non è facile ma potremmo aiutarci nei modi seguenti.

Perdonare: non significa assolvere l’offesa, ma liberarsi dal peso del rancore per vivere con serenità.

Comprendere: cercare di capire le motivazioni dell’altro, non per giustificarlo, ma per disinnescare la rabbia.

Lasciare andare: accettare il passato e concentrarsi sul presente, coltivando pensieri e azioni amabili e gentili.

La filosofia può essere di aiuto poiché offre spunti di riflessione per comprendere la natura del rancore e trovare la forza per liberarsene.

Nelson Mandela pensava più o meno così:

Il rancore è come prendere del veleno sperando che l’altra persona muoia.

E tu cosa ne pensi?

Vuoi provare a parlarne costruttivamente in famiglia e con gli amici?

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Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.