La XIII edizione è in programma dal 31 ottobre al 3 novembre all’International Training Centre of the ILO di Torino
Riceviamo e pubblichiamo.
Sarà l’evento di performing art ad inaugurare il 31 ottobre alle ore 16:00 la XIII edizione di ‘The Others Art Fair’.
La fiera d’arte indipendente – ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini, con la direzione artistica di Lorenzo Bruni – aprirà le porte del Centro Internazionale di Formazione dell’ILO – Organizzazione Internazionale del Lavoro fino al 3 novembre, coinvolgendo il pubblico in una live performance a cura dell’Accademia di Belle Arti di Vienna dal titolo ‘Award’, che vedrà protagonisti gli studenti Larissa F. Zekl, Nora Köhler, Leonie Bramberger.
‘The Others 2024’ proporrà, infatti, un percorso alla scoperta dei linguaggi dell’arte contemporanea ed emergente non solo attraverso le opere esposte ma anche grazie a un ricco programma collaterale che si dipanerà tra performance, talk e progetti speciali, per celebrare l’arte come viaggio, come punto d’inizio e punto d’arrivo.
Al centro di tutto, il ‘Mondo’, reinterpretato nel manifesto di questa edizione dall’illustratrice Elisa Talentino, come principio di armonia cosmica e connessione con l’universo.
Con la XIII edizione, la Fiera amplifica inoltre la sua vocazione ‘nomade’, eclettica e internazionale approdando in un’area extraterritoriale a Torino, simbolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e Centro Internazionale d’eccellenza nella formazione continua, punto di riferimento a Torino per studenti, professionisti, diplomatici e politici provenienti da tutto il mondo, oltreché vero crocevia di multiculturalità e inclusività.
Un ambiente cosmopolita, dinamico, vivace e creativo, che quotidianamente mescola storie, incontri e competenze all’avanguardia e che riflette a pieno l’identità di ‘The Others’, da sempre in ascolto verso un sistema dell’arte in continuo cambiamento.
Sono infatti 50 gli espositori di questa edizione, provenienti da tutta Italia e dal mondo, tra cui Argentina, Finlandia, Lituania, Slovacchia, Spagna e Perù. La Fiera aprirà al pubblico le porte di questa sede unica per quattro giorni e accompagnerà i visitatori in un vero viaggio alla scoperta del lavoro di artisti affermati e talenti emergenti, tra linguaggi, generazioni e provenienze differenti.
I temi della XIII edizione
Il tema del viaggio rappresenta infatti il fil rouge di questa edizione e abbraccerà molti dei progetti che saranno proposti in Fiera. Come mostra la galleria solo contemporaneo di Buenos Aires, attraverso i lavori di cinque artiste argentine ‘nomadi’ che nel loro peregrinare sono entrate in contatto con culture e sensibilità diverse.
Le opere dell’artista Vero Murphy, ad esempio, sviluppano il concetto delle culture ibride e della memoria, gli oli e gli acquerelli di Silvia Salvagno esplorano i temi del cambiamento costante e della fragilità della vita, Sandra Botner porta avanti la sua ricerca attraverso la commistione di linguaggi, dalla video arte alle performance artistiche, così come le installazioni di Valeria Yamamoto traggono ispirazione dallo studio delle forme organiche che si trovano nella natura che ci circonda e i dipinti di Karina Chechik approfondiscono inoltre la relazione tra l’uomo e l’ambiente, con paesaggi che simboleggiano sia punti di origine che di destinazione.
La ricerca sul tema del viaggio viene affrontata anche da Almach Art Gallery che presenta le opere di Anna Pennati in dialogo con gli autori emergenti di Youngarthunters con cui condividerà lo stesso spazio, in un progetto espositivo ispirato proprio al senso dell’esplorazione.
Artista di grande esperienza, Anna Pennati porta l’astrattismo ad un livello visivo e sonoro, fungendo da chiave di comprensione per l’inizio del tragitto. In parallelo, ogni artista emergente ha concentrato la sua esperienza culturale nelle proprie pitture, sculture e installazioni dove protagonisti sono i tratteggi labirintici di Ylenia Pigozzo, in arte Ipsilonpi, le figure preistoriche sottomarine con sculture e delicate pitture ad olio di Liubov Bochkova, i dipinti surreali di tinture armoniose e luoghi sospesi di Martyna Pietrasik e le figure femminili di Mauro Valsecchi in viaggio attraverso architetture organiche che richiamano ‘Le città ‘nvisibili’ di Italo Calvino, ricordando a chi le osserva la monocromia incisoria delle stampe d’autore.
L’idea di completezza espressa dall’immagine guida di ‘The Others’ è ad esempio interpretata dallo spazio espositivo ARTbite Project di Nicoletta Rusconi, che presenta ‘All-Around’ con i lavori di Arjan Shahaj (Patos, Albania, 1989), neo finalista del premio Cairo, e di Jaime Poblete (Santiago del Cile, 1981), reduce dalla collaborazione con la maison Gucci.
Il titolo ‘All-Around’ allude alla forma scelta dagli artisti per le due opere in mostra, simbolo di circolarità e unione tra tecniche, popoli e ambiente.
Al tema della libertà e del coraggio sono dedicati anche numerosi progetti, a cominciare da quelli presentati dalla galleria Area/B che parlano della volontà di vivere secondo i propri desideri senza imposizioni esterne.
Nei dipinti di Antonio Bardino, ad esempio, non vengono rappresentate piante curate e ‘dominate’ dall’uomo, ma l’artista ritrae gli elementi vegetali in modo lussureggiante, metafore del senso di libertà e della lotta contro le avversità del mondo.
Nei lavori di Irena Balia troviamo riferimenti a canzoni, poesie, eventi quotidiani che indagano la costante ricerca di bellezza, il desiderio di restare per sempre giovani, in una società che non accetta l’invecchiamento.
E così anche Loredana Galante, che utilizzando l’arte del ricamo per riflettere sulla contemporaneità, prova a smantellare i pregiudizi sul corpo femminile ritraendo in una serie di ricami donne nude, orgogliose del proprio corpo e che lo mostrano senza vergogna.
L’edizione 2024 di ‘The Others Art Fair’ si arricchisce inoltre di progetti speciali e di un ricco collateral program, suddiviso tra performance e talk, pensati per approfondire i temi più innovativi e attuali nel panorama artistico contemporaneo e rendere l’esperienza dell’arte sempre più partecipata.
Attraverso l’intervento degli ospiti fra esperti, artisti e professionisti del settore, gli incontri offriranno al pubblico un’opportunità unica per esplorare le connessioni tra arte, cultura, mercato e società.
Gli appuntamenti del Collateral Program
L’Arena Talk
Il programma di talk e incontri, curato dalla consulente d’arte e digital content creator Elisabetta Roncati @artnomademilan, si apre venerdì 1° novembre alle ore 15:30 con un appuntamento dedicato a The Glorious Mothers, un gruppo aperto di discussione e confronto tra madri artiste, che riflette sul tema della maternità nell’ambito delle arti visive, cercando di andare oltre stereotipi, canoni precostituiti, pregiudizi e preconcetti legati all’istituzione familiare etero normata.
Ne parlerà Miriam Secco, componente di The Glorious Mothers, insieme a Lýdia Pribišová, tra le curatrici di The Others, in un dialogo che affronterà l’esperienza genitoriale estesa alla ricerca artistica.
Ancora venerdì, l’Arena dei Talk proporrà alle 17:30 un’analisi approfondita del settore artistico in Asia in cui degli specialisti esamineranno le dinamiche del collezionismo e le tendenze emergenti in paesi chiave come Cina, Giappone e Corea del Sud. Un’opportunità unica per scoprire i trend del collezionismo asiatico e il crescente impatto degli artisti emergenti del continente nel contesto globale.
Nell’ambito della XIII edizione ci sarà anche spazio per un incontro fra arte, scienza e narrazione attraverso la presentazione del volume ‘Adriatico, Mare d’Inverno’, Artem edizioni, 2024, ideato e curato da Cristiana Colli, che sarà presentato al pubblico sabato 2 novembre dalle 15:30 alle 16:30 nell’Arena Talk di The Others.
Ospiti dell’incontro, oltre all’ideatrice e curatrice, anche Maria Virelli dell’Agenzia Spaziale Italiana e l’architetto e designer Mario Cucinella.
‘Adriatico, Mare d’Inverno’ è un progetto corale di architetti, scienziati, sociologi, artisti, scrittori, geografi, giornalisti, filosofi, navigatori, teologi. Una narrazione estesa e multidisciplinare, attraverso 11 tematismi, 7 regioni, 6 città col porto, 21 piccole capitali, centinaia di storie dietro le superfici e 38 autori che raccontano il rapporto irriducibile con l’acqua.
Sempre sabato, la trasformazione digitale in ambito collezionistico sarà al centro della conferenza delle 17:30 che vedrà partecipare anche Collecto, una start-up innovativa che propone un sistema di frazionamento delle opere d’arte. Si discuterà di come si possa democratizzare l’arte rendendo i collectibles più accessibili e introducendo nuove modalità di investimento.
Domenica 3 novembre, nell’ultima giornata di apertura, si terrà un evento speciale alle 15:330, il Collectors Summit, che aprirà le porte a un pubblico curioso di scoprire le pratiche e le strategie sottostanti il settore artistico.
Collezionisti esperti offriranno una visione esclusiva su come determinate decisioni influenzino il panorama dell’arte contemporanea, rivelando alcune delle dinamiche di acquisto e scambio.
Infine, il misterioso mondo dei tarocchi e la sua ricca simbologia che che verrà esplorata nell’ambito di un talk alle ore 17:30 che ne svelerà il legame con l’arte contemporanea. Un viaggio affascinante attraverso la storia e la cultura con un focus su figure quali Alejandro Jodorowsky per far comprendere al pubblico come i tarocchi possano fornire chiavi di lettura della società moderna.
Ancora una volta The Others 2024 cercherà di stimolare un dialogo profondo e critico, invitando il pubblico a riflettere sulle sfide e le opportunità che l’arte contemporanea affronta nel contesto attuale.
Le live performance
La XIII edizione di ‘The Others’ è costellata anche quest’anno da una serie di appuntamenti esclusivi con l’arte performativa, pensati per stimolare una riflessione sulla commistione tra diversi linguaggi artistici e per far vivere al pubblico un’esperienza più immersiva del processo creativo.
A cominciare dalle performance che vedranno protagonisti gli studenti dell’Accademia di Belle Arti e Design di Bratislava e dell’Accademia di Belle Arti di Vienna.
Gli allievi mostreranno il loro lavoro all’inaugurazione alle ore 16:00 e per tutta la durata di ‘The Others’, presentando un ampio spettro di performance sia collaborative che solistiche, ognuna delle quali offrirà un’espressione creativa unica.
La diversità degli approcci artistici emergerà sia nello stile che nel tema, mentre gli studenti esploreranno l’identità, la memoria e il rapporto uomo – ambiente. Fondendo suono, movimento e arte visiva, si spingeranno oltre i confini della performance tradizionale, creando esperienze multidimensionali e offrendo uno spazio di connessione tra artisti e visitatori.
A coinvolgere i visitatori di The Others in momenti di live performing art anche alcune delle gallerie e degli espositori presenti in Fiera. L’artista Anto (Antonella Mellini), presentata da Artagora, inviterà il pubblico a partecipare attivamente, scrivendo messaggi segreti sui pezzi disposti a terra, che verranno poi uniti a formare l’opera collettiva ‘Menhir’.
Verónica Penagos, proposta dalla galleria Bloc Art, presenterà il ‘Fire Portal’, un lungo velo, ispirato dalle forme dell’organo della vulva, che scivolerà tra le stanze di The Others e che il pubblico potrà attraversare come simbolo di nuova nascita.
Infine, il pubblico sarà invitato a interagire con i ‘Corpi intessuti’ di Fabio Cipolla, ovvero ‘mattoni’ di cemento ricoperti di lana, e con i melograni di Annamaria Nicolussi Principe, artisti presentati dalla galleria Febo e Dafne.
I progetti speciali
I quattro giorni di fiera sono anticipati, quest’anno, da un evento speciale che vede protagoniste le opere di Felicija Dudoit, nata nel 1999, vincitrice lo scorso anno del Premio di residenza a Torino proposto dal Comitato istituito in memoria di Piero D’Amore.
Due opere dell’artista lituana, frutto della sua permanenza a Torino, sono presentate in anteprima assoluta da venerdì 25 a mercoledì 30 ottobre all’interno di uno spazio esclusivo in centro città: lo store Camper di via Teofilo Rossi di Montelera, 3/E.
I dipinti in mostra indagano la natura artificiale e innaturale di un parco giochi della Città che l’ha profondamente ispirata nel corso del mese di residenza da lei svolto a Torino, e che saranno inoltre esposti a ‘The Others 2024’ dal 31 ottobre al 3 novembre.
Forte la partecipazione a ‘The Others 2024’ di artiste, sia italiane che straniere, che attraverso le loro opere e sensibilità apriranno una finestra sulla condizione delle donne nell’arte oggi. Una riflessione che sarà affrontata dal lavoro della Katarzyna Kozyra Foundation, fondazione senza fini di lucro, nata per sostenere le artiste dell’Europa Centrale e Orientale.
A ‘The Others Art Fair’ presenta un progetto coinvolgente che esplora temi di identità femminile, memoria e storytelling attraverso le opere delle artiste del progetto Friends e della piattaforma Secondary Archive.
Questa iniziativa si propone di mettere in luce storie e narrazioni di donne nel contesto artistico dei paesi di questa area europea, artiste di grande qualità e forza, ma spesso poco note nel contesto occidentale.
Riflettori puntati anche sul mondo del design con ‘Creative soul’ di Mario Cucinella, per la prima volta ospite a ‘The Others’. Architetto e designer italiano di fama internazionale, esporrà in fiera la natura più intangibile del suo lavoro, mettendo in mostra oggetti che spogliati della funzionalità ne mostrano l’anima creativa raccontandosi come opere d’arte.
Lo spazio di Mario Cucinella Design nell’ambito del ‘The Others Art Fair’ sarà quindi una raccolta di oggetti volutamente privi di riferimenti funzionali, in cui leggere solo la materia plasmata dall’empatia creativa.
Tutti i premi di ‘The Others 2024’
Anche quest’anno saranno 7 i premi, nazionali e internazionali, che verranno assegnati nei giorni della Fiera. Tra questi, quattro premi di acquisizione e tre di residenza artistica, a cominciare dal ‘Nice (He)art Prize’ che offrirà all’artista vincitore una residenza con sede a Nizza. Il premio ‘Prospettiva Insulare’, invece, proporrà una residenza di due settimane nelle Isole Canarie per un artista under 35 residente in Italia.
A questi si aggiunge anche il Premio Comitato ‘PDA Amore e Colore’ con una residenza di un mese a Torino a un artista partecipante alla Fiera di età inferiore a 35 anni e l’esposizione a The Others dell’anno successivo del progetto realizzato durante la residenza.
Tra i premi di acquisizione, riconfermato il premio della Behnoode Foundation, organizzazione con sede a Parigi impegnata a sostenere gli artisti attraverso varie iniziative, e il Premio Operæ che andrà a selezionare una delle opere presenti negli stand della fiera per inserirla nella ‘Collezione Operæ’.
Con il Premio assegnato da Spazio88 srl si celebrerà inoltre la capacità di un’opera d’arte di ispirare la fiducia nelle possibilità umane e di promuovere un sentimento di sicurezza e tranquillità. Consolidata infine la collaborazione con la Zenato Academy che proporrà anche quest’anno un Premio per la fotografia contemporanea rivolto ad un artista under 40 con l’obiettivo di intercettare il linguaggio contemporaneo e valorizzare le realtà emergenti.
L’immagine guida 2024
L’immagine della tredicesima edizione è stata disegnata dall’illustratrice Elisa Talentino che ha lavorato per sintesi all’arcano maggiore de Il Mondo, a partire dall’iconografia delle carte di Marsiglia, una delle rappresentazioni più antiche dell’immagine.
L’artista ha ricondotto la figura all’essenza, mantenendo la figura femminile centrale che danza e la mandorla che la contiene, conosciuta anche nell’iconografia sacra come Mandorla Mistica o Vesica Piscis.
Secondo alcuni miti greci la mandorla sarebbe anche la vulva della Dea Cibele, riconducibile al concetto di fecondità e di conseguenza simbolo universale di creazione e creatività.
La figura femminile tiene in mano una stella, la cui forma è la stessa della stella a cinque punte posta sulla guglia della Mole Antonelliana.
L’ultimo degli arcani maggiori narra inoltre un’idea di totalità, di completezza. Unifica differenziando, questo è il significato che The Others vuole sottolineare nei progetti artistici presentati.
Il board curatoriale
Il board curatoriale dell’edizione 2024 di The Others Art Fair è guidato per il quinto anno da Lorenzo Bruni nel ruolo di Coordinatore. Critico e curatore d’arte, nato a Firenze, attualmente vive a Roma. Negli ultimi anni insegna in varie Accademie italiane Storia dell’Arte, Storia della Stampa e dell’editoria e Museologia, mentre all’Accademia di Belle Arti di Firenze è professore di Culture Digitali.
Riconfermate Lýdia Pribišová e Daniela Grabosch come parte del Board. Lýdia Pribišová, curatrice e storica dell’arte che vive a Bratislava, in Slovacchia. Nel 2024 è curatrice della rappresentanza slovacca alla 60° Biennale di Venezia con il progetto Floating Arboretum di Oto Hudec.
Dal 2020 al 2024 ha lavorato come curatrice alla Kunsthalle di Bratislava, nello stesso periodo è stata presidente della sezione slovacca dell’AICA. È membro del team di Trenčín Capitale Europea della Cultura 2026.
Daniela Grabosch, artista viennese la cui pratica performativa migra tra mezzi performativi, digitali e fisici, ha conseguito un MFA in Arte Performativa presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna, un BFA in Belle Arti e Media Digitali presso la Hochschule di Düsseldorf e le sue opere sono state esposte in varie mostre internazionali.
Si aggiunge al board curatoriale, dopo l’esperienza dello scorso anno come coordinatrice del Public Program, anche la consulente d’arte, autrice per Rizzoli illustrati, personaggio televisivo e radiofonico oltreché digital content creator, Elisabetta Roncati che nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media (Instagram e Tik Tok @artnomademilan).
Lo spazio espositivo nel centro internazionale di formazione dell’ILO – ITCILO
La fiera sarà allestita all’interno del Padiglione Americas 2, una delle palazzine che costellano il Centro Internazionale di Formazione dell’ILO. Un edificio a più piani e ambienti sovrastato da una doppia cupola in vetro dal design geometrico che illumina l’intero spazio.
È questo il cuore pulsante di ‘The Others 2024’ che ritorna alle origini, in uno spazio espositivo che assegna a ogni espositore un’area riservata all’interno delle numerose stanze, tra room e suite, per favorire il dialogo tra artisti, collezionisti e visitatori in un intreccio di punti di vista diversi fra gallerie, spazi non profit e artist run spaces, espressione di un mondo in costante cambiamento a cui la fiera vuole dare voce.
Sulle rive del Po, invece, il pubblico potrà usufruire di tutti i servizi del Campus: dal ristorante alla carta al self service, tra le ricette provenienti dal mondo e la cucina multietnica, senza dimenticare l’area chill-out esterna sul prato, tra bar e lounge sia interna che esterna, affacciata sul parco del Valentino, per un momento conviviale che avvicini l’arte al pubblico, ma che spinga anche l’incontro fra artisti, curatori, critici, collezionisti, intellettuali e giovani.
La XIII edizione di ‘The Others’ rappresenterà un’occasione unica per varcare la soglia dell’ITCILO e respirarne la sua vocazione internazionale, esplorandone gli spazi in occasione della fiera di arte contemporanea.
I visitatori avranno a disposizione un servizio gratuito continuativo di navette, che metterà in comunicazione ‘The Others’ con le fermate della metropolitana Lingotto e Italia ’61, e Artissima. Il servizio sarà attivo da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre.
«The Others 2024 raggiunge il massimo livello di simbiosi tra contenitore e contenuto: internazionale, multidisciplinare, inclusivo, rigoroso – racconta Roberto Casiraghi, ideatore della fiera, che prosegue – ci troviamo in uno spazio extra territoriale, riservato e libero al tempo stesso, che necessita del rispetto assoluto delle regole, condizione indispensabile perché la creatività possa dare ampio sfogo alla fantasia dell’arte ed offrire al pubblico una moltitudine di chiavi di lettura tutte affascinanti».
‘The Others’ è realizzata con il patrocinio e il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di commercio di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.