Home Territorio Sala conferenze della Reggia di Caserta intitolata a ‘Terra di Lavoro’

Sala conferenze della Reggia di Caserta intitolata a ‘Terra di Lavoro’

280
Lavori alla Reggia di Caserta


Download PDF

Tributo al territorio e a coloro che lavorano nella e per la Reggia

Riceviamo e pubblichiamo.

Il Sito UNESCO Reggia di Caserta dedica la sala conferenze a ‘Terra di Lavoro’.

Questa mattina, in occasione dell’apertura della terza edizione di ‘Terra di Lavoro Wines’, in corso nel I cortile della Reggia di Caserta, il Museo ha dedicato l’ambiente ad uso sala conferenze dello spazio espositivo nell’ala ovest del Palazzo reale, inaugurato dal Presidente Mattarella lo scorso 1° marzo, all’antica definizione della storica provincia.

La scelta del museo ha una duplice motivazione. La denominazione Sala ‘Terra di Lavoro’ vuole essere un omaggio al territorio, che in epoca borbonica era tra le province più estese del Regno.

La Reggia di Caserta, istituto del Ministero della Cultura al servizio della società e del suo sviluppo, nonché Sito UNESCO, promuove rapporti sinergici con la comunità locale e l’attivazione di reti e sistemi territoriali tra istituzioni culturali e realtà produttive, valorizzando le esperienze virtuose e le eccellenze del territorio.

L’obiettivo è favorire la nascita di una coscienza comune nella gestione integrata del patrimonio culturale, stimolando la partecipazione delle realtà territoriali e la costruzione di partnership.

L’intitolazione a Terra di Lavoro ha anche una seconda importante ragione: è dedicata a tutti coloro che lavorano nella e per la Reggia di Caserta. Il lavoro, è uno dei principi fondanti della Costituzione italiana e della vita democratica nel nostro Paese, strumento principale per la realizzazione dell’individuo e per il progresso dell’intera società.

La Reggia di Caserta è un luogo di intenso e impegnativo lavoro di tutti coloro che quotidianamente contribuiscono al conseguimento di importanti obiettivi. A tutti loro l’istituto museale intende dunque rendere omaggio.