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Lombardia, cultura: audizione sulla situazione del settore librario

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Il grido d’allarme della categoria, punta d’eccellenza in Lombardia

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato oggi dalla Associazione dei librai e cartolibrai, SIL Confesercenti e ALI Confcommercio, librerie indipendenti di Milano, Associazione italiana biblioteche e dalla Associazione italiana editori AIE in merito alle difficoltà del settore librario.
L’occasione è stata l’audizione congiunta delle Commissioni Attività produttive e Cultura per fare il punto della situazione di un comparto commerciale che vede nella Lombardia la sua nicchia privilegiata con la presenza del 20% delle case editrici italiane, il 45% dei titoli editato da case editrici lombarde e, si stima, con un 20% di libri venduto in Lombardia, grazie a una media di lettori oltre 10 punti superiore alla media nazionale.

Anna Dotti, FdI, Presidente della Commissione Cultura, ha affermato:

Anche Regione Lombardia può fare la sua parte nel sostenere il mondo delle librerie. Sostenere queste attività significa anche mantenere dei presidi sui territori.

Durante l’incontro, che era stato richiesto dai Consiglieri Michele Schiavi, FdI, Giovanni Malanchini, Lega, e Davide Casati, PD, sono stati illustrati alcuni dei motivi alla base delle difficoltà: la concorrenza con la grande distribuzione, la frenata della crescita di copie vendute e soprattutto il venire meno di alcune misure di sostegno al settore, la limitazione della APP18, la riduzione del Bonus biblioteche che aveva offerto nella nostra regione un finanziamento di 6,6 milioni di euro, il caro affitti nella città e la perdita dei lettori.

Diverse le ipotesi suggerite dalle associazioni, tra cui la continuità con le biblioteche del territorio, iniziative nelle scuole per dare una boccata d’ossigeno al comparto ed evitare che la ‘tempesta perfetta’ abbia ricadute a livello nazionale.