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‘The Martian’, proiezione al Cinema Astra

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'The Martian'


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Il 16 marzo a Napoli ultimo appuntamento di Scienza, fantascienza e fintascienza

Riceviamo e pubblichiamo dall’AstroUANews Unione Astrofili Napoletani.

Giovedì 16 marzo, ore 16:00, presso il Cinema Astra, Via Mezzocannone, 109, Napoli, per la rassegna ‘Cinescienza 2017’, si terrà l’ultimo appuntamento di Scienza, fantascienza e fintascienza e’ con la proiezione del film ‘The Martian’, regia di Ridley Scott, 2015. Introdurrà l’astronoma Francesca Esposito dell’OACN. L’ingresso libero, sino ad esaurimento dei posti. 

Al cinema con scienziati
Un forum con proiezioni di film aventi affascinanti elementi di contenuto scientifico, seguite da un libero dibattito con grandi esperti nel campo sugli interrogativi scientifici che possono sorgere e su implicazioni per la società umana. CineScienza è rivolto agli studenti delle scuole e universitari, ma aperto a tutti. È organizzato dall’Associazione Scienza e Scuola assieme all’Università di Napoli Federico II, in collaborazione con altre Istituzioni secondo l’argomento e con l’Associazione studentesca PONYS.

Scheda del film
Genere: fantascienza, drammatico, avventura
Regia: Ridley Scott
Paese di produzione: Stati Uniti d’America (2015)
Durata: 141 min
Sorgente letteraria: L’uomo di Marte di Andy Weir
Principali premi: People’s Choice Award al miglior film drammatico
Interpreti e personaggi
Jessica Chastain – Melissa Lewis
Matt Damon – Mark Watney (astronauta sopravvissuto)
Chiwetel Ejiofor – Vincent Kapoor

Tema 
Il film è ispirato ad uno degli obiettivi più ambiziosi dell’esplorazione di Marte, ossia l’invio di esseri umani sul “vicino” pianeta, ed è basato sul romanzo L’uomo di Marte di Andy Weir. Ne è protagonista l’astronauta Mark Watney, interpretato da Matt Damon, che, erroneamente creduto morto, viene lasciato su Marte. Il racconto percorre la sua drammatica lotta per la sopravvivenza e gli innumerevoli sforzi per salvarsi e tornare sulla Terra.
Realizzato a oltre cent’anni dal primo film di Fantascienza – il film muto del 1902 Viaggio nella Luna, Le Voyage dans la lune, di Georges Méliès, una parodia ispirata a Dalla Terra alla Luna di Jules Verne – il film illustra in termini di Fantascienza l’enorme progresso tecnico-scientifico realizzato nei pochi decenni dai primi passi dell’uomo sulla Luna nel 1969 con la missione Apollo 11 della NASA, la risposta americana all’invio del primo uomo nello spazio sul satellite artificiale sovietico Vostok 1 nel 1961.

Spunti per dibattito 
Stato dell’arte della tecnologia dell’esplorazione umana di Marte e in generale dello spazio;
Aspetti scientifici da comprendere e tecnologici da affrontare e risolvere affinché un essere umano possa mettere piede su Marte;
Obiettivi a medio e lungo termine;
Cosa non ha funzionato durante l’atterraggio del lander Schiaparelli;
Tempeste di polvere su Marte: ricorrenza e rischi connessi.

Partecipanti al dibattito
Francesca Esposito, moderatrice, Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio di Capodimonte, ricercatrice presso l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte. Si occupa dell’esplorazione e dello studio di corpi rocciosi del Sistema Solare ed in particolare del pianeta Marte. Ha partecipato allo sviluppo dello strumento GIADA, che ha misurato le proprietà dei grani espulsi dal nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko nel quadro della missione spaziale Rosetta. È responsabile scientifico della stazione meteorologica DREAMS a bordo del lander Schiaparelli della missione ExoMars e dello strumento MicroMED per l’analisi della polvere sospesa nell’atmosfera marziana, con volo alla volta di Marte nel 2020.
Antonio Moccia, Università di Napoli Federico II.
Professore di Sistemi Aerospaziali all’Università di Napoli Federico II dal 1990. Si interessa di analisi di missione, dinamica, guida, navigazione e controllo dei sistemi aerospaziali e di sistemi di telerilevamento. È stato responsabile di progetti di ricerca nazionali e internazionali svolti in collaborazione con Enti quali ASI, NASA ed ESA, nonché con aziende specializzate nel settore. Ha fatto parte di gruppi di lavoro e comitati tecnico-scientifici nazionali e internazionali. È stato presidente dei corsi di studio in Ingegneria Aerospaziale, coordinatore della Scuola di dottorato in Ingegneria Industriale, Attualmente dirige il Dipartimento di Ingegneria Industriale.

Gennaro Russo, Center for Near Space
Co-fondatore e presidente di TRANS-TECH srl PMI, dedicato al trasferimento tecnologico, a progetti ad altissima tecnologia e al turismo spaziale. È responsabile del settore Spazio e coordinatore della Formazione del Distretto Aerospaziale della Campania, DAC.
È vice-presidente dell’Italian Institute for the Future e direttore generale del Center for Near Space, suo centro di competenza per lo Spazio. È stato dirigente del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, CIRA, dove per 25 anni si è occupato di programmi, sistemi e infrastrutture spaziali con particolare riguardo al lancio in orbita e al rientro in atmosfera.
È stato progettista e responsabile del programma PRORA USV per lo studio e la sperimentazione in volo di tecnologie innovative, e dell’impianto Plasma Wind Tunnel SCIROCCO da 70 MW, capace di replicare le condizioni aerotermodinamiche in fase di rientro atmosferico dall’orbita bassa. Ha iniziato la sua attivitù scientifica nel Gruppo di Microgravità di Luigi G. Napolitano, con diversi esperimenti sui “Flussi alla Marangoni” realizzati a bordo di Space Shuttle/Spacelab.

Vincenzo Torre, Center for Near Space
Ingegnere aeronautico con trenta anni di esperienza in progetti internazionali dell’industria aerospaziale. Ha fondato e presieduto la Sezione dell’Italia Meridionale del Project Management Institute, PMI. Assieme ad altri ha fondato il Center for Near Space e ne è Vice Direttore Generale.

Trama
Allo scatenarsi di una violenta tempesta di sabbia su Marte, nella zona dell’Acidalia Planitia, l’equipaggio della missione NASA Ares 3 è costretto ad abbandonare la base e ripartire per tornare sulla Terra, ma l’astronauta Mark Watney viene colpito da alcuni detriti della tempesta, rimane separato dalla squadra e viene dato per morto.
Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo sul pianeta ostile. Con scarse provviste, Watney deve attingere al suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per trovare un modo per segnalare alla Terra che è vivo. A milioni di chilometri di distanza, la NASA e un team di scienziati internazionali lavorano instancabilmente per cercare di portare “il marziano” a casa, mentre i suoi compagni cercano di tracciare un’audace, se non impossibile, missione di salvataggio.

Alcuni passaggi del film e possibili interrogativi
È possibile inviare l’uomo su Marte?
È possibile sopravvivere su Marte?
Mark Watney inventa complicati processi per produrre l’acqua di cui aveva bisogno per la sua coltivazione. Ma è così difficile produrre acqua su Marte?
Mark è rimasto solo su Marte per più di un anno. Quali sono gli effetti psicologici di una solitudine tanto prolungata?
Una tempesta di polvere provoca l’abbandono della missione e quasi la morte dell’astronauta Mark Watney. Ma quali sono i rischi reali per l’uomo connessi con le tempeste di polvere?