Intervento dei Carabinieri e del personale sanitario
Riceviamo e pubblichiamo.
Ennesimo tentativo di fuga, dal reparto Spdc il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Cassino da parte di un degente agli arresti domiciliari, posto nel reparto senza alcuna acuzia psichiatrica.
Come denuncia la UIL FPL di Frosinone, l’episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri, 9 ottobre, quando l’uomo ha scavalcato la recinzione adiacente il reparto dileguandosi.
Prontamente informate le Forze dell’ordine, il paziente è stato riportato in sede poco dopo, ma non è finita lì.
Mentre veniva accompagnato in reparto, infatti, lo stesso ha aggredito con calci, pugni e morsi sia un Carabiniere, che ha riportato una lesione del tendine della mano e dovrà essere operato, sia gli infermieri e i medici del medesimo reparto.
Con molta fatica il paziente è stato messo a letto rendendo necessaria la procedura di contenzione meccanica.
Ancora fuori di sé, il paziente, con l’aiuto di un altro degente, è riuscito a procurarsi un accendino dando fuoco al suo letto.
Il pronto intervento degli operatori ha permesso all’uomo di liberarsi dal letto e le fiamme sono state spente.
Caos in reparto e gestione difficile del soggetto che, a quel punto, è rimasto libero per tutto il reparto senza alcuna sorveglianza.
La UIL FPL sottolinea:
Una situazione non più accettabile alle luce degli appelli del sindacato che non sono state mai ascoltate dai vertici dell’azienda sanitaria locale.
Gli operatori sono costretti a lavorare senza alcuna sicurezza e con la paura di poter essere aggrediti in ogni istante.
Ribadiamo la necessità della presenza di almeno una guardia giurata nelle strutture sanitarie.