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L’automotive lombardo tra elettrico e carburanti alternativi

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Il Consiglio regionale ha ospitato un convegno presso lo spazio in Autodromo Nazionale di Monza dedicato a un settore che vanta oltre 13 mila imprese per un valore aggiunto generato che supera i 3,6 miliardi di euro

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Un comparto che vanta oltre 13 mila imprese attive con più di 55mila addetti per un valore aggiunto generato che supera i 3,6 miliardi di euro: l’automotive lombarda, un settore strategico per il nostro Paese, è stata al centro del primo convegno promosso dal Consiglio regionale della Lombardia nella Palazzina Hospitality dell’Autodromo Nazionale di Monza in occasione della 95esima edizione del Gran Premio d’Italia.

Il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani sottolinea:

La filiera dell’automotive è molto articolata e complessa. Abbiamo di fronte una sfida epocale che dobbiamo affrontare senza paletti ideologici, ma percorrendo soluzioni concrete ed efficaci.

Per decarbonizzare e ridurre le emissioni l’elettrico non è l’unica strada. Desta seria preoccupazione l’impatto che una transizione ecologica esclusivamente incentrata sull’elettrico avrebbe sullo stato di salute del comparto automotive lombardo, sia in termini di competitività sia in termini di occupati.

Dobbiamo esplorare anche altre soluzioni proposte dalla tecnologia, come i biocarburanti, carburanti sintetici e idrogeno. Dobbiamo immaginare un nuovo sistema di mobilità più sostenibile che, però, garantisca alle nostre imprese di continuare ad essere competitive e ai cittadini di muoversi liberamente sul territorio.

La sfida è dimostrare che ambiente e sostenibilità possono essere occasioni di sviluppo. Insieme riusciremo a vincerla.

Il mese di luglio è stato quello che ha registrato la maggiore quantità di benzina distribuita in Italia negli ultimi undici anni. Un dato che conferma le difficoltà dell’elettrico sul mercato dell’auto.

D’altra parte, il nostro Paese ha la rete distributiva più estesa d’Europa che può rappresentare un sistema efficace per sostenere la diversificazione dei carburanti.

Il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Jacopo Scandella ha spiegato:

La diversificazione dei carburanti è un obiettivo di buon senso. Tuttavia, gli enormi investimenti fatti dalle case automobilistiche sull’elettrico e le politiche dell’Unione europea non ci permettono di scommettere sul fallimento dell’elettrico.

Dobbiamo restare agganciati a questo treno, non possiamo fare una battaglia di retroguardia.

Le trasformazioni e le riconversioni costano fatica, ma oggi un cambiamento è necessario per garantire la competitività del settore e, nello stesso tempo, proseguire sulla strada della transizione ecologica.

L’Assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi ha sottolineato come puntare solo sull’elettrico sia un

suicidio economico dell’Europa a vantaggio dei produttori cinesi. L’obiettivo deve essere quello di garantire la competitività del settore produttivo lombardo attraverso nuovi prodotti alternativi ai carburanti tradizionali e all’elettrico che rischia di rallentare la capacità di ricerca e innovazione dei singoli territori.

Non siamo contrari all’elettrico, ma vogliamo una libertà d’azione senza cambiare gli obiettivi della transizione ecologica.

Sono intervenuti Giuseppe Redaelli, Consiglio mondiale Mobilità FIA, Sergio Savaresi, Professore ordinario di automazione veicoli presso il Politecnico di Milano, Alberto Dossi, Vice Presidente di Assolombarda e Presidente di H2IT – Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibili, e Renato Chiodi, Amministratore delegato di Sommese Petroli.

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