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Ciro Sebastianelli, il Baglioni dei poveri

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Ciro Sebastianelli


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Più di una meteora, il cantante partenopeo, che alla fine degli anni Settanta era saldamente presente nella hit parade e che è stato il precursore di Pino Daniele

Ero su Facebook e sulla pagina Gli Squallor Official qualcuno pubblica la classifica dei dischi più venduti in una settimana del 1977; al cinquantesimo posto scorgo Ciro Sebastianelli, con l’album omonimo.
Avevo già sentito parlare di questo cantautore, sconosciuto ai più, durante la trasmissione Viva Radio Due di Fiorello, che lo aveva definito il Baglioni dei poveri.

Incuriosito, sono andato a spulciarne la biografia e la voglio condividere con voi.

Ciro Sebastianelli, all’anagrafe Gilberto Sebastianelli, nasce a Napoli, l’11 settembre 1950 e si dedica totalmente alla musica, sia come autore che come cantante solista, ottenendo, sul finire degli anni Settanta, un discreto successo.

Dopo un lungo periodo di gavetta trascorsa tra i concerti in piazza e nei locali della Campania con un repertorio classico partenopeo con arrangiamenti moderni, riesce ad entrare nel mondo della musica leggera come autore, insieme ad Ermanno Capelli, e compone anche per Loredana Bertè e il duo olandese Mouth & MacNeal.

Il suo primo 45 giri, ‘Capelli di Seta’, del 1974, non ha grande successo, che arriva, però, nel 1977 con il 45 giri ‘Laura’, canzone più votata a Disconeve di quell’anno, diventando un successo popolare.

Nel 1978 partecipa al Festival di Sanremo, con il primo brano ‘Il buio e tu’, classificandosi quarto, ad un punto dal terzo, il mitico Rino Gaetano con la splendida ‘Gianna’.

Nonostante la riluttanza dei discografici milanesi, questo brano ha la particolarità di essere il primo in cui si sperimenta il connubio tra lingua napoletana e italiana, aprendo la strada a Pino Daniele.

Nello stesso anno pubblica il suo primo 33 giri ‘Il buio e…’

Nel 1979 ritorna a Sanremo con ‘Ciao Barbarella’ e, dopo un anno sabbatico, partecipa al Festivalbar, la manifestazione organizzata da Vittorio Salvetti che premia le canzoni più ascoltate nei juke box, con ‘Marta Marta’, ottenendo un buon riscontro di pubblico.

Prende parte anche alla manifestazione canora Azzurro, sempre di Vittorio Salvetti, in onda sulle reti Mediaset, con il brano ‘Tenerezza’.

Ricopre il ruolo di attore protagonista in ‘Apocalisse di un terremoto’ di Sergio Pastore, un film documentario sul terremoto dell’Irpinia del 1980.

Interessante la collaborazione con Cristiano Malgioglio, che porta al 45 giri ‘Rubami’, una rielaborazione moderna del classico ‘Signorinella’, e a ‘Ischia faje sunnà’, con cui si esibisce ad un festival internazionale in Olanda.

Nel 1994 interpreta un brano scritto da Ciro Caliendo, ex componente del gruppo Il Giardino dei Semplici, ‘Quel piccolo grande campione’, dedicato al più grande calciatore che abbia mai calcato il terreno verde, quel Diego Armando Maradona che ogni napoletano porta nel cuore.

Gli ultimi lavori musicali riguardano Roberto Murolo. Nel 2007 pubblica il CD ‘Il mio amico Roberto Murolo’. Subito dopo, esce il DVD ‘Ritratto inedito del mio amico Roberto Murolo’, una raccolta di immagini e filmati del grande artista partenopeo, raccolte da Sebastianelli negli ultimi anni di vita del maestro.

Ci ha lasciato il 14 febbraio 2009, dopo un intervento cardiaco all’Ospedale San Raffaele di Milano. Problemi di cuore, infatti, lo avevano accompagnato tutta la vita, come era già accaduto al mitico Massimo Troisi.

Dei tre figli, solo Valentina ha ripercorso le orme paterne.

Invito tutti ad ascoltare il bellissimo brano ‘Quel piccolo grande campione’, non ve ne pentirete.

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Autore Mimmo Bafurno

Mimmo Bafurno, esperto di comunicazione e scrittore, ha collaborato con le maggiori case editrici. Ha pubblicato il volume "Datemi la Parola, Sono un Terrone". Attualmente collabora con terronitv.