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Lombardia. Pio Albergo Trivulzio: audizione del Commissario Tronca

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PAT - Pio Albergo Trivulzio Martinitt e Stelline


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Al via l’operazione di rivalutazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del PAT attraverso un fondo di Invimit

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Abbattere il debito del Pio Albergo Trivulzio e riaprire tutti i reparti di assistenza socio sanitaria dell’istituto.

È questo l’obiettivo del conferimento del patrimonio immobiliare del PAT a un fondo di Invimit, società con capitale interamente detenuto dal Ministero di Economia e Finanza, che opererà sulla base di un piano quinquennale.

Lo ha spiegato oggi in un’audizione congiunta della Commissione Sanità e della Commissione Sostenibilità Sociale il Commissario del Pio Albergo Trivulzio, prefetto Francesco Tronca. Un confronto richiesto, dopo quello dello scorso 23 aprile, dai Consiglieri regionali del PD Pierfrancesco Majorino e Carmela Rozza.

Il Pio Albergo Trivulzio è commissariato dal 7 agosto 2023 a causa del forte indebitamento che aveva portato alla chiusura di diversi reparti strategici.

Il Commissario Tronca, nel corso dell’audizione, ha definito il quadro all’interno del quale si sta muovendo la gestione commissariale del PAT: le unità del patrimonio immobiliare del Pio Albergo Trivulzio e degli istituti milanesi Martinitt e Stelline sono 1.248, alcune in zone di pregio di Milano che risalgono addirittura ai primi del Novecento del secolo scorso.

Poco meno del 30% di questi, 341, è sfitto, mentre 907 sono locati. Inoltre, rientrano nel patrimonio dell’istituto anche 70 aree agricole, 48 affittate e 20 libere. I dipendenti del PAT sono 1.200.

L’indebitamento del PAT è oggi di 26 milioni di euro a fronte di una esposizione debitoria di 110 milioni nell’agosto del 2023, una situazione estremamente drammatica che rischiava di portare al fallimento e alla chiusura dell’istituto.

L’operazione di rivalutazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del PAT da parte di Invimit consentirà, secondo l’ipotesi del Commissario Tronca, di rientrare dai debiti residui e riattivare tutti i servizi sociosanitari dell’istituto, mentre il pareggio di bilancio si dovrà ottenere attraverso la produzione.

Tronca ha illustrato i progetti di sviluppo dell’ente, che, pur rispettando la sua prima finalità e cioè quella assistenziale e sociale, si sta ponendo gli obiettivi di riaprire tutti i reparti oltre che di guardare a traguardi innovativi attraverso la collaborazione con università e centri di ricerca.

Sono già stati riaperti tre reparti di riabilitazione specialistica per 75 posti letto. A questi se ne sono aggiunti, da pochi giorni, altri 33 in due nuovi reparti.

I posti in RSA ordinaria sono 425: 100 occupati da utenti residenti a Milano, 243 da pazienti residenti fuori dal capoluogo lombardo e 82 non occupati perché in fase di ristrutturazione. Sono, invece, 125 i posti letto dedicati alla RSA Alzheimer.

È stato riaperto il reparto di riabilitazione semiresidenziale, chiuso da marzo 2020, sono stati riorganizzati due reparti di cure intermedie e nei prossimi mesi saranno portati da 3 a 26 i posti del day hospital di riabilitazione.

Sulla questione degli sfratti il Commissario Tronca ha affermato che in questo momento non è in atto nessuna procedura di esecutività. Le singole situazioni saranno valutate dopo l’estate, con particolare attenzione per i soggetti fragili che rappresentano il 15% del totale degli inquilini. Inoltre, il Commissario ha dichiarato che per gli sfratti vengono prese in considerazione solo le situazioni di ‘evidente ed enorme morosità’.

Nel corso del dibattito sono intervenuti numerosi Consiglieri regionali.
Marco Bestetti, Fratelli d’Italia, ha sottolineato:

La gestione degli oltre 1.200 alloggi del PAT deve essere ordinata e superare gli attuali rendimenti del 2%, troppo bassi e lontani dai valori di mercato.

Pertanto, si proceda lungo la via indicata dal Commissario Tronca, affinché si valorizzino adeguatamente agli immobili del PAT per finanziare l’attività primaria dell’ente in termini di erogazione dei servizi sanitari e socio – assistenziali, anche tramite la riapertura di nuovi reparti, pur tutelando in modo puntuale i soggetti fragili e gli inquilini in difficoltà.

Paola Bulbarelli (Fratelli d’Italia) ha approvato il lavoro positivo portato avanti dal Commissario Tronca e lo ha esortato “a proseguire con forza e determinazione sul percorso avviato”.

Nicola Di Marco, Movimento 5 Stelle, ha sottolineato che

conferire gli immobili del Pio Albergo Trivulzio a Invimit significa portare i gioielli di famiglia al banco dei pegni. È un’operazione che comporterà la dispersione del patrimonio immobiliare del PAT.

Giulio Gallera, Forza Italia, ha definito ‘corretta’ la decisione di affidare a Invimit la gestione del patrimonio immobiliare del PAT che

non deve fare l’ALER. Da Statuto lo scopo del Pio Albergo Trivulzio è curare gli anziani e ricoverare i bambini, non quello di dare la casa a fragili e indigenti.

Pierfrancesco Majorino, PD, ha sollevato dubbi sulla trasparenza del percorso di rivalutazione del patrimonio immobiliare del PAT attraverso Invimit:

Non esiste un piano di gestione immobiliare e socio assistenziale chiaro. Anche nell’audizione di oggi, dopo quella dello scorso aprile, è emerso un quadro opaco.

In questa fase è prioritario aprire un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e un’analisi complessiva dei redditi delle famiglie che occupano il patrimonio immobiliare del PAT.

Paolo Romano, PD, ha insistito sull’importanza di un

confronto continuo e costante con i sindacati degli inquilini e con una mappatura anagrafica dei redditi per garantire l’uso sociale degli alloggi.

Carmela Rozza (PD) ha puntato l’attenzione sull’urgenza di

stabilire criteri oggettivi per definire le tutele. Non si può procedere caso per caso. Il percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’istituto è necessario, ma il PAT deve mantenere la sua vocazione sociale e pubblica per tutelare gli anziani e i più fragili che non hanno le possibilità di accedere al libero mercato immobiliare..

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