Il Presidente della Regione ha ricordato come il campione di ciclismo in congedo sia uno dei sette ciclisti al mondo ad aver conquistato almeno un’edizione dei tre Grandi Giri e uno dei soli quattro corridori ad aver vinto i tre Grandi Giri ed almeno due classiche – monumento
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Vincenzo Nibali, siciliano di nascita, toscano d’adozione, è uno dei sette ciclisti al mondo ad aver conquistato almeno un’edizione dei tre Grandi Giri: la Vuelta a España, il Giro d’Italia e il Tour de France.
È, inoltre, uno dei soli quattro corridori ad aver vinto i tre Grandi Giri ed almeno due classiche – monumento: il Giro di Lombardia e la Milano – Sanremo.
Vittorie alle quali vanno aggiunti due titoli italiani nella prova in linea, due Tirreno – Adriatico ed altri sette podi nei tre Grandi Giri.
Per questi motivi la Regione Toscana quest’oggi, lunedì 3 giugno, ha conferito a Nibali il Pegaso d’Oro, la sua massima onorificenza, in segno di riconoscenza e gratitudine per aver dato lustro al movimento sportivo regionale, essendosi Nibali ciclisticamente formato in Toscana.
Il Presidente della Regione Toscana, nel consegnare il Pegaso d’Oro, ha ricordato che Nibali ha esordito nella categoria Under 23 con la Mastromarco di Lamporecchio con la quale ha ottenuto i primi grandi successi, tra cui due tappe alla Linz – Passau – Budweis, vittorie che gli hanno permesso l’accesso ai campionati europei e mondiali, aprendogli la strada del professionismo, dove si è distinto a livello internazionale.
Nato a Messina nel 1984 e per questo detto lo Squalo dello Stretto, o più semplicemente lo Squalo anche per il suo modo di correre all’attacco, Nibali si è trasferito in Toscana, in provincia di Pistoia, che era ancora un ragazzo.
Professionista dal 2005 al 2022, ha mostrato di avere le caratteristiche del passista – scalatore, ma anche del cronometrista, nonché del forte discesista.
Il Presidente della Regione ha sottolineato l’impegno e la passione profusa da Nibali nel corso della sua carriera, collegandolo ai grandi del ciclismo toscano, da Gino Bartali a Fiorenzo Magni, da Alfredo Martini a Franco Ballerini, da Paolo Bettini a Franco Bitossi e molti altri, fino ad arrivare agli attuali Diego Ulissi, Alberto Bettiol, Fabio Sabatini, Giovanni Visconti e Vincenzo Albanese, questi ultimi due di adozione ciclistica proprio come Nibali.
Il campione ormai in congedo, che ha un fratello minore, Antonio Nibali, anch’egli ciclista professionista e suo compagno di squadra tra il 2017 e il 2022, si è detto commosso per l’importante riconoscimento che arriva da una terra, la Toscana, dalla quale ha ricevuto accoglienza e formazione e alla quale ha dato molto in termini umani e di successi sportivi.
Vincenzo Nibali, dopo aver appeso la bicicletta al chiodo, può essere considerato senza ombra di smentita uno dei campioni più forti e completi di sempre. Assieme a Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Alberto Contador e Chris Froome è dei sette corridori ad aver conquistato almeno un’edizione dei tre maggiori Giri a livello internazionale: la Vuelta a España nel 2010, il Giro d’Italia nel 2013 e nel 2016, il Tour de France nel 2014.
È stato inoltre uno dei soli quattro corridori, con Merckx, Hinault e Gimondi, ad aver vinto i tre Grandi Giri e almeno due classiche-monumento: il Giro di Lombardia nel 2015 e nel 2017, la Milano – Sanremo nel 2018.
Vittorie alle quali vanno aggiunti due titoli italiani in linea nel 2014 e nel 2015, due Tirreno – Adriatico nel 2012 e nel 2013, altri sette podi nei tre Grandi Giri e una moltitudine di coppe, trofei e competizioni di varia importanza che lo hanno collocato ai vertici del ciclismo italiano ed internazionale fin da quando era dilettante.