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A Roma confronto Commissione speciale Autonomia Lombardia e Calderoli

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Calderoli


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Autonomia differenziata, disegno di legge sulla montagna e ruolo delle Province i temi sul tavolo

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

La riforma dell’autonomia differenziata, il nuovo disegno di legge sulla montagna e il ruolo delle province sono stati i tre temi al centro dell’incontro promosso dall’Ufficio di Presidenza della Commissione speciale ‘Autonomia e riordino delle autonomie locali’ che si è tenuto oggi, 19 marzo, a Roma con il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli.

All’incontro hanno preso parte il Presidente della Commissione regionale Giovanni Malanchini, Lega, il Vice Presidente della Commissione Michele Schiavi, FdI, e il Consigliere Segretario Gian Mario Fragomeli, PD.

Giovanni Malanchini ha sottolineato:

È stato un incontro di grande interesse e attualità, in quanto abbiamo potuto fare il punto sullo stato di attuazione della riforma dell’autonomia differenziata e sui lavori della cabina di regia per l’individuazione dei LEP, che entro il 31 dicembre dovrà predisporre uno o più DPCM con i relativi costi e fabbisogni standard.

È stata occasione anche per condividere con il Ministro la necessità di restituire un ruolo di primo piano alle Province come ente di raccordo tra i Comuni e i livelli istituzionali superiori e soprattutto per sottolineare l’urgenza dell’approvazione del disegno di legge a sostegno dei territori montani, il cui ruolo sociale ed economico è sempre più evidente nella sua importanza e valore.

Il Ministro Calderoli ha confermato grande attenzione e sensibilità alle istanze della Lombardia e come Regione siamo pronti a giocare un ruolo da protagonisti nell’attuazione di questi tre progetti di riforma da noi sollecitati e fortemente sostenuti dal Ministro Calderoli.

Approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 23 ottobre dello scorso anno, il disegno di legge per riconoscimento e la promozione delle zone montane punta a colmare una lacuna del nostro ordinamento: infatti oltre il 35% dei territori italiani è montano, ma manca una precisa definizione di cosa è la montagna.

L’obiettivo è riconoscere e promuovere le peculiarità delle zone realmente montane, assicurando la tutela dei diritti civili e sociali in questi territori e garantendo un reale godimento dei servizi pubblici essenziali come scuola e sanità.

Vengono inoltre previsti incentivi allo sviluppo economico e delle imprese, con agevolazioni per favorire i giovani e il ripopolamento dei territori montani grazie a uno stanziamento iniziale annuo di 200 milioni di euro.

Nel corso dell’incontro di questa mattina, il Ministro Calderoli ha quindi ribadito come le Province debbano rinascere, garantendo loro non solo un ritorno di risorse economiche e di risorse umane adeguate, ma anche

un ritorno della democrazia perché devono essere i cittadini a decidere chi può guidarle: dev’esserci un Presidente della Provincia eletto dai cittadini e deve poter avere una sua squadra, dotandosi di una giunta vera e propria che lavori al governo del territorio

ha evidenziato il Ministro

Al termine dell’incontro, il Vice Presidente della Commissione Michele Schiavi, ha detto:

Un focus importante sul lavoro che il Ministro sta portando avanti e che è destinato modificare significativamente l’architettura istituzionale dello Stato.

I tre progetti di legge sono tra loro strettamente connessi e sono finalizzati a restituire la dovuta attenzione a tutti gli enti locali e in particolare ai piccoli Comuni e a quelli di montagna, in una logica di rafforzamento della capacità amministrativa e di potenziamento degli incentivi economici e fiscali.

Tre riforme che ben si sposano con quella dell’attuazione del federalismo fiscale che dovrà trovare la luce entro la fine del 2025 nel rispetto della programmazione PNRR.

Il  Consigliere Segretario, Gian Mario Fragomeli, ha aggiunto:

La riforma del Testo Unico degli Enti Locali è stata al centro del confronto che abbiamo avuto oggi con il Ministro, al quale abbiamo sottolineato la necessità di una riforma organica che tenga contro non solo dell’elezione diretta, ma anche della necessità di garantire attenzione ai piccoli Comuni insieme alle necessarie competenze, risorse e servizi.

Fondamentale è quindi approvare rapidamente il disegno di legge sulla montagna che potrà costituire una base di riferimento per una analoga legge regionale lombarda alla quale vogliamo dare un contributo significativo, contrastando lo spopolamento dei territori montani e prevedendo adeguati incentivi economici e fiscali.