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I Sindaci campani in rivolta contro le ingiuste multe ISTAT

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ASMEL - ISTAT


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Il Sindaco di Qualiano: ‘Ogni giorno lottiamo per adempiere e il risultato è che veniamo multati nonostante la cronica carenza di personale’

Riceviamo e pubblichiamo.

Mi sembra assurdo caricare sempre più gli enti locali che ogni giorno devono già rispettare gli adempimenti e le infinite scadenze.

Sanzionare i Comuni per le presunte inefficienze dei dipendenti appare inverosimile stante la cronica carenza di personale in cui versano gli enti da oltre 10 anni.

Lo afferma Raffaele De Leonardis, Sindaco del Comune di Qualiano, che è stato tra i primi a firmare la lettera aperta promossa da ASMEL e già inoltrata al Presidente ISTAT per contestare l’erogazione delle sanzioni per le mancate trasmissioni da parte degli Enti di alcuni dati di rilevazione statistica.

Nella lettera, in particolare, si evidenzia la mancata attuazione dello scambio dati automatizzato tra Comuni e ISTAT in applicazione dell’articolo 12 del TUEL senza oneri a carico di nessuno e senza necessità di sanzionare alcuno, meno che mai i Sindaci.

L’appello è stato condiviso da oltre 700 Sindaci in tutta Italia e oltre 100 di questi sono campani.

Tra questi, oltre il Sindaco di Qualiano, hanno aderito alla campagna anche Solofra, Boscoreale, Mercogliano, Angri, Montesarchio, Baronissi, Montoro, Cesa, Vitulazio, Castellabate, Cimitile, Avella e molti altri.

Da tempo ASMEL denuncia l’inerzia degli enti centrali nell’affrontare le iniziative taglia-burocrazia da tanti anni annunciate che metterebbero i Sindaci al riparo da sanzioni ingiuste e ingiustificate.

Se l’ISTAT avesse seguito la legge correttamente, non ci sarebbero sanzioni da imporre. Tra i circa 1.200 compiti annuali che ogni Comune deve svolgere, circa 70 sono di natura statistica.

Nel frattempo, molti dei Sindaci a cui sono state comminate le sanzioni con il supporto di ASMEL hanno già avviato il ricorso per la contestazione delle multe e hanno fatto sapere che i prefetti hanno accolto i ricorsi e i comuni hanno ricevuto una nota in cui si chiariva che la conclusione del procedimento amministrativo è prevista entro i cinque anni dalla data del verbale di contestazione e in attesa della decisione non è dovuto nessun pagamento.