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Rifiuti: vietata esportazione rifiuti plastica UE verso Paesi non OCSE

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La spedizione di rifiuti destinati allo smaltimento in un altro Paese dell’UE potrà essere autorizzata solo in via eccezionale

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Parlamento europeo in Italia.

Martedì, il Parlamento ha approvato in via definitiva le nuove misure UE di controllo per le spedizioni di rifiuti.
Con 587 voti favorevoli, 8 contrari e 33 astensioni, i deputati hanno approvato l’accordo raggiunto con il Consiglio che mira a proteggere più efficacemente l’ambiente e la salute umana, contribuendo nel contempo agli obiettivi dell’economia circolare dell’UE e dell’inquinamento zero.

Le norme per l’esportazione di rifiuti dall’UE verso paesi terzi saranno più severe. Le esportazioni di rifiuti di plastica verso Paesi non appartenenti all’OCSE saranno vietate entro due anni e mezzo dall’entrata in vigore del regolamento, mentre quelle verso i Paesi dell’OCSE saranno soggette a condizioni più rigorose.

All’interno dell’UE, lo scambio di informazioni e dati sulle spedizioni di rifiuti sarà digitalizzato, attraverso un hub elettronico centrale, per migliorare la comunicazione e la trasparenza.

I rifiuti di spedizione destinati ad essere smaltiti in un altro paese dell’UE saranno consentiti solo in circostanze eccezionali.

La nuova legge istituisce inoltre un gruppo di lavoro per migliorare la cooperazione tra i Paesi dell’UE sulla prevenzione delle spedizioni illegali.

Citazione

La relatrice Pernille Weiss (PPE, DK) ha dichiarato:

Questa legge offre maggiore certezza ai cittadini europei che i nostri rifiuti saranno gestiti in modo appropriato, indipendentemente da dove saranno spediti.

L’UE si assumerà finalmente la responsabilità dei suoi rifiuti di plastica vietandone l’esportazione verso paesi non appartenenti all’OCSE.

I rifiuti sono una risorsa quando sono gestiti correttamente, ma non dovrebbero in nressun caso causare danni all’ambiente o alla salute umana.

Prossime tappe

Dopo la votazione finale in Aula, il Consiglio dovrà ora approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE e la sua entrata in vigore 20 giorni dopo.

Contesto

La proposta di riforma delle norme dell’UE in materia di spedizioni di rifiuti stabilisce procedure e misure di controllo in funzione dell’origine, della destinazione e del percorso di trasporto dei rifiuti, nonché del tipo di rifiuti e del trattamento che subiranno a destinazione.

Nel 2020, le esportazioni di rifiuti dell’UE verso Paesi terzi hanno raggiunto 32,7 milioni di tonnellate, pari a circa il 16 % del commercio mondiale di rifiuti. Inoltre, ogni anno tra i Paesi dell’UE vengono spediti circa 67 milioni di tonnellate di rifiuti.

Nell’adottare la presente relazione, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini affinché l’UE migliori le norme ambientali relative alle spedizioni di rifiuti sia all’interno dell’UE che nei Paesi terzi e applichi controlli e sanzioni più rigorosi per fermare le esportazioni illegali, come indicato nelle proposte 5, 11 e 20, paragrafo 2, delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.