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‘Souvenir de Kiki’ al Teatro Vascello

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'Souvenir de Kiki'


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In scena a Roma dal 13 al 18 febbraio

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 13 al 18 febbraio 2024, dal martedì al venerdì ore 21:00, sabato ore 19:00 e domenica ore 17:00, presso il Teatro Vascello di Roma, andrà in scena lo spettacolo ‘Souvenir de Kiki’ da ‘Diario di una modella di Kiki’ di Montparnasse, drammaturgia, immagini e regia Consuelo Barilari,
con Manuela Kustermann.
Le voci di Hemingeway, Soutine, Man Ray, Fujita sono di Roberto Alinghieri, Fabrizio Matteini, Noureddine e David Gallerello.

Luci Liliana Iadeluca, Suono e editing video Claudio Maccagno.
Proiezioni video Gianluca De Pasquale, Elementi scenici Cri Eco.
Costume Francesca Parodi, Istallazione ‘Libellus’ Marzia Migliora e Ilenia Corti.

Produzione Schegge di Mediterraneo, Festival dell’Eccellenza al Femminile
in collaborazione con La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello.
Durata 80′.

Nel 1922 Alice Prin alias Kiki di Montparnasse fu proclamata regina di Parigi. Icona delle avanguardie artistiche del Novecento, musa di una rivoluzione senza pari al fianco di Picasso, Modigliani, Cocteau, Soutine, Fujita, Man Ray, Kiki fu anche cantante, attrice, pittrice.

Pochi anni dopo uscì il suo diario, con un’introduzione di Ernest Hemingway:

Se siete stanchi dei libri scritti dalle signore scrittrici d’oggigiorno, eccovi un libro scritto da una donna che non fu mai una signora. Per circa dieci anni, come spesso capita, Kiki fu lì lì per essere una regina, ma questo naturalmente è molto diverso dall’essere una signora.

Kiki aveva un bel viso e ne aveva fatto un’opera d’arte. Aveva un corpo meraviglioso e una bella voce; fu un’icona e certamente dominò l’epoca di Montparnasse più di quanto la Regina Vittoria non abbia dominato l’epoca vittoriana.

Quanto segue è stato scritto nel 1929; Kiki è come un monumento a sé stessa e all’epoca di Montparnasse, che si ritenne definitivamente chiusa quando lei, Kiki, pubblicò questo libro.

Nel giro di un anno, Kiki divenne un simbolo e Montparnasse divenne ricco, prosperoso, sfarzosamente illuminato, brulicante di locali da ballo, fiocchi di avena, pompelmi e al Dòme cominciarono a vendere caviale, beh, l’epoca per quel che poteva valere – e personalmente non credo valesse molto – era finita. Montparnasse, in questo senso, simboleggia i caffè e i ristoranti dove la gente si fa vedere in pubblico; non simboleggia le case, gli studi e le stanze d’albergo dove la gente lavora.

Ai vecchi tempi la differenza fra i lavoratori e quelli che non lavoravano era che i perdigiorno non si alzavano prima delle cinque di sera, ora in cui si trovavano a bere, nei caffè, in amichevole competizione con gli operai che per quel giorno l’avevano fatta finita con il lavoro. Era piacevole, dopo il lavoro, vedere Kiki. Era molto bella da guardare.

Tanto per cominciare aveva un bel viso, ne aveva fatto un’opera d’arte. Aveva un corpo meraviglioso e una bella voce, quando parlava, non quando cantava; dominò l’Epoca di Montparnasse più di quanto la Regina Vittoria non abbia dominato l’Epoca vittoriana.

L’Epoca è finita. Se ne è andata via con i reni dei lavoratori, che bevevano troppo con i perdigiorno. I perdigiorno erano belli gente e diedero prova, a lungo andare, di possedere reni più robusti. Ma loro di giorno riposavano. L’Epoca, in ogni modo, è finita.

Kiki ha ancora la sua voce. Non dobbiamo preoccuparci dei suoi reni; viene dalla Borgogna, e il suo viso è un’opera d’arte come sempre, la sola differenza è che ora dispone di più materiale su cui operare.

C’è il libro. Leggetelo.

Dice Hemingway:

Questo è l’unico libro per cui io abbia mai scritto la prefazione e se Dio mi aiuta, resterà anche l’ultimo.

È scritto da una donna che, per quanto ne so, non ha mai avuto un angolo tutto per sé.

Quando sarete stanchi dei libri scritti dalle signore scrittrici d’oggigiorno, eccovi un libro scritto da una donna che non fu mai una signora.

Per circa dieci anni Kiki fu lì lì per essere una regina, ma questo naturalmente è molto diverso dall’essere una signora.

Info e prenotazioni solamente tramite Card Libera e Card Love o tramite abbonamenti e card acquistati in precedenza promozioneteatrovascello@gmail.com

Biglietti:
intero 25 euro
ridotto over 65: 20 euro
ridotto Cral/Enti convenzionati: 18 euro
ridotto studenti, studenti universitari, docenti e operatori delle scuole di teatro, cinema e danza 16 euro gruppi di almeno 10 persone 16 euro a persona

È possibile acquistare i biglietti, abbonamenti e card telefonicamente 06-5881021 con carta di credito e bancomat abilitati,
acquista direttamente alla biglietteria https://www.teatrovascello.it/biglietteria-23-24/
acquista tramite bonifico bancario a favore di Coop.

La Fabbrica dell’Attore E.T.S. Banca Intesa San Paolo ag. Via G. Carini 32 di Roma c/c 3842 ABI 03069 CAB 05078
IBAN IT89V0306905078100000003842
oppure acquista online acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/dots/224255

Stagione teatrale 2023 – 2024 del Teatro Vascello
Campagna abbonamenti
120 euro, 8 titoli, acquista online, con eventuale scelta del posto
Card libera 108 euro, 6 spettacoli a scelta, acquista online, con eventuale scelta del posto
Card love 72 euro, 2 spettacoli a scelta per 2 persone – 4 ingressi, acquista online, con eventuale scelta del posto

Info:
06 5881021 – 06 5898031
promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello
Via Giacinto Carini, 78
Monteverde Roma

Come raggiungerci
Con mezzi privati:
Parcheggio per automobili lungo via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: via Giacinto Carini, 43, Roma; via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, via R. Giovagnoli, 20, 00152 Roma

Con mezzi pubblici:
autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.
Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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