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Rivive per una sera il mito delle lavandaie

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'A sciacquar i panni nel Dio Sarno'


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I ragazzi della classe quinta del Plesso di Foce dell’IC Sarno Episcopio hanno messo in scena il ricordo della lavandaia nell’ambito della manifestazione ‘Un Palco per la scuola’

Rievocazione storica al Teatro De Lise di Sarno, ieri 29 gennaio, degli alunni della classe quinta del plesso di Foce dell’Istituto Comprensivo Sarno Episcopio diretto dalla dottoressa Carmela Cuccurullo che, all’interno della manifestazione ‘Un palco per la scuola’ con un breve ‘cameo’, dal titolo ‘A sciacquar i panni nel Dio Sarno’ hanno fatto rivivere una tradizione che ormai è scomparsa e rivive solo nell’immaginario popolare.
Parliamo delle lavandaie, donne che, in assenza dell’acqua corrente in casa, si recavano al fiume per sciacquare i panni, dopo averli trattati con acqua calda e cenere, con un fazzoletto a proteggere i capelli, la mantellina di lana sulle spalle e la cesta della biancheria sulla testa, accompagnate da canti popolari e, spesso, da un nugolo di ragazzini che giocavano nei ‘lavatoi’ e si nascondevano sotto le gonne delle proprie madri.

Molte volte, al fiume si recavano le giovinette sia perché la madre era oberata in altre faccende sia perché si approfittava di ogni occasione per incontrare il proprio innamorato, quello che ancora non era ‘ufficiale’, e, quindi, ogni momento era buono pur di vedersi per scambiarsi qualche bacio e languide carezze.

Capitava anche che la fanciulla non avesse ancora uno spasimante e, durante il tragitto, venisse avvicinata da un giovanotto per un appuntamento già fissato dal fato.

lavandaie

Proprio ciò che hanno messo in scena Silvio, Antonio, Manuel, Sara, Sofia, Sofia Assunta, Gabriele, Giorgia, Francesco, Marco, Nicola, Carmela, Gerardo, che, da ‘consumati attori’, hanno tenuto magistralmente il parco per quasi dieci minuti con scene e balli su canzoni popolari e coinvolgendo il pubblico, che ha risposto con uno straripante applauso finale.

Il titolo, ‘A sciacquar i panni nel Dio Sarno’, è stato fortemente voluto dalle maestre, poiché il fiume in questione, di cui ci siamo occupati in un precedente articolo, oggi ha il triste primato di essere il più inquinato d’Europa, mentre un tempo irrigava l’agro sarnese – nocerino, la zona più fertile al mondo, e, per questo motivo, fu divinizzato, assumendo, appunto, l’appellativo di Dio Sarno, e, grazie ai lavatoi, permetteva alle donne di fare il bucato.

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Autore Mimmo Bafurno

Mimmo Bafurno, esperto di comunicazione e scrittore, ha collaborato con le maggiori case editrici. Ha pubblicato il volume "Datemi la Parola, Sono un Terrone". Attualmente collabora con terronitv.