Home Molise Campobasso ‘Beethoven in Vermont’ al Teatro Savoia

‘Beethoven in Vermont’ al Teatro Savoia

534
'Beethoven in Vermont'


Download PDF

Lo spettacolo di teatro musicale andrà in scena il 27 gennaio a Campobasso in occasione della Giornata della Memoria

Riceviamo e pubblichiamo.

In occasione della Giornata della Memoria, l’Associazione Amici della Musica ‘Walter De Angelis’, presenta sabato 27 gennaio alle ore 18:30 al Teatro Savoia di Campobasso, lo spettacolo di teatro musicale ‘Beethoven in Vermont’, scritto e diretto da Maria Letizia Compatangelo, con il Trio Metamorphosi, composto da Mauro Loguercio al violino, Francesco Pepicelli al violoncello, Angelo Pepicelli al pianoforte.

I costumi sono di Roberta Sileo.

Lo spettacolo è ambientato nell’estate del 1951, all’indomani della seconda guerra mondiale, e racconta la storia di tre famosi musicisti esuli dalla Germania nazista che devono decidere il programma del concerto inaugurale del Festival di Marlboro, la scommessa che sintetizza le loro vite e il loro percorso umano e artistico: dal rifiuto del nazismo all’esilio volontario e l’emigrazione negli Stati Uniti.

Nel volgere di pochi anni il Festival di Marlboro è diventato famoso e ha fatto scuola nel mondo; i suoi partecipanti sono musicisti tra i più talentuosi dei cinque continenti e gli insegnanti grandi virtuosi e acclamati direttori d’orchestra, ma in quel lontano pomeriggio del 1951 questa idea rivoluzionaria era ancora solo nella mente dei tre promotori, occorreva svilupparla e metterla in pratica.

Lo spettacolo immagina il momento della scelta del programma e lo scambio di idee musicali e umane tra i tre artisti.

Siamo all’indomani del secondo conflitto mondiale, le atrocità compiute sono ancora ferite aperte nella memoria e nei corpi delle persone. E loro sono tre europei di origine e cultura tedesca di fronte a una classe di giovani musicisti americani.

Tra esecuzione di brani, dissensi e opinioni contrastanti che mettono a nudo verità celate, Adolf, Rudolf e Hermann preparano il loro concerto e, alla fine, per il primo concerto di una formidabile serie che da allora non si è mai interrotta, la loro scelta è Beethoven, il musicista portatore per eccellenza degli ideali di fratellanza tra i popoli, e la sua opera 97, l’ultimo Trio, ‘L’Arciduca’, il ponte verso i futuri capolavori.