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Napoli, avviso pubblico per l’assegnazione di 18 immobili confiscati

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Antonio De Iesu


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De Iesu: ‘Prosegue il nostro impegno per restituire alla collettività beni che erano baluardo di illegalità, violenza e criminalità’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Sul sito del Comune di Napoli è stata pubblicata un’istruttoria finalizzata all’individuazione di enti e associazioni cui assegnare in concessione, a titolo gratuito ai sensi del Codice Antimafia, 18 beni immobili confiscati alla criminalità organizzata trasferiti al patrimonio indisponibile dell’Ente, per destinarli a finalità sociali, promuovendo gli stessi beni come strumento di promozione e rafforzamento della cultura della legalità, della giustizia sociale, della solidarietà e per sostenere l’inserimento sociale e lavorativo.

Attraverso la selezione dei migliori progetti di riuso e rifunzionalizzazione, il Comune di Napoli intende incrementare la coesione e la promozione sociale, la partecipazione, l’inclusione e la crescita della persona, in una prospettiva di sviluppo dei valori del bene comune, della sussidiarietà e della cooperazione, con lo scopo di perseguire il miglioramento della qualità della vita, favorendo la sostenibilità economica, sociale e ambientale.

L’Assessore alla Legalità Antonio De Iesu ha spiegato:

Prosegue senza sosta il nostro impegno per restituire alla collettività beni che, un tempo, erano baluardo di illegalità, violenza e criminalità.

Svariate sono le aree di intervento previste dall’Avviso Pubblico e gli immobili messi a bando sono collocati nei territori delle diverse Municipalità.

Favorire l’inclusione sociale e lavorativa, tutelare le fasce vulnerabili, sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della democrazia e della legalità per rafforzarne la coscienza civile: sono queste le migliori risposte che la città di Napoli può dare alla pervasività della camorra e per fare memoria delle sue vittime innocenti, ultime delle quali, nell’anno che sta per concludersi, i giovanissimi Francesco Pio Maimone e Giovanbattista Cutolo.

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