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‘Lelle Levi Sacerdoti: lessico pittorico familiare’ al Maschio Angioino

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Maschio Angioino di Napoli


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In mostra a Napoli dal 22 dicembre al 24 febbraio 2024

Riceviamo e pubblichiamo.

Venerdì 22 dicembre, ore 15:30, a Napoli, nella sede del Maschio Angioino
Sala Litza Cittanova Valenzi sarà inaugurata la mostra ‘Lelle Levi Sacerdoti: lessico pittorico familiare’, una pittrice, come spesso accade alle donne, meno valorizzata, in un contesto familiare di artisti.

La prima antologica dedicata a Lelle Levi Sacerdoti, organizzata e promossa dalla Fondazione Valenzi grazie al contributo della Regione Campania e curata da Carlo Sacerdoti e Olga Scotto di Vettimo, intende offrire alcuni spunti di indagine sull’opera e sul contesto culturale in cui è vissuta l’artista. Unica donna pittrice in una famiglia di artisti, Lelle Levi è stata ponte culturale tra generazioni.

In mostra circa 40 lavori: accanto alle opere di Lelle, anche dipinti del padre Ercole Levi, del fratello Carlo Levi (Torino 1902 – Roma 1975), del figlio Guido Sacerdoti (Napoli 1944 – 2013), del nipote Stefano Levi della Torre (Torino 1942).

Chi era Adele Levi

Formatasi sugli insegnamenti del padre Ercole, Lelle ha poi seguito le istanze artistiche del fratello Carlo Levi, celebre pittore e scrittore antifascista, riferimento imprescindibile e preziosa eredità cultuale anche per i nipoti Guido Sacerdoti e Stefano Levi della Torre.

Letterata, pittrice, pianista, Adele Levi (Lelle) nasce a Torino nel 1912. Scarne sono le testimonianze pittoriche riferibili al tempo vissuto in città, mentre molto più cospicua è la produzione legata ai lunghi soggiorni, soprattutto estivi, a Villa Levi ad Alassio, a partire dagli anni 20.

I paesaggi liguri e il giardino della villa di famiglia, con piante di agave, alberi di carrubo e olivo, ricorrenti anche nei dipinti Carlo Levi, diventano soggetti privilegiati di tanta produzione di Lelle.

All’inizio del 1942, Lelle si trasferisce a Napoli, città del marito Edoardo Sacerdoti. Qui nascono i figli Guido, Franco e Paola. Gli anni del dopoguerra sono scanditi dalla vita nella splendida dimora di Villa Haas al Vomero e dai soggiorni a Sorrento e ancora ad Alassio.

I ritratti e, soprattutto, i paesaggi e le nature morte costituiscono il tema dominante della produzione di questi anni, rilevando un’acuta osservazione dei modi e delle suggestioni della produzione del fratello Carlo.
Lelle Levi Sacerdoti muore a Napoli nel 1985.

Lelle Levi Sacerdoti ha esposto di rado: la prima volta una personale alla Galleria del Ponte a Napoli nel 1959 e, successivamente, a mostre collettive a Napoli, Circolo Artistico Politecnico 1962, Mostra d’Oltremare 1963, a Cosenza, Galleria d’Arte Calabrese 1964, a Firenze, Lyceum di Firenze 1965, e a Teggiano, Castello Macchiaroli 1997.

La mostra sarà visitabile dalle 10:00 alle 17:00 dal lunedì al sabato, il catalogo è edito da artem. Il finissage è previsto per il 24 febbraio 2024.

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