Home Rubriche Da Oriente a Occidente Reiki Energia o Reiki Emozioni?

Reiki Energia o Reiki Emozioni?

582
Reiki


Download PDF

Quando è meglio evitare gli iperonimi

Come già spiegato più volte, l’espressione “energia cosmica” utilizzata nei corsi Reiki stile new-age è solo un iperonimo che vuol dire tutto e niente al tempo stesso.
Iniziamo perciò a dare il giusto nome a quel che sentiamo: emozioni.

Non si tratta quindi di trasferire energia da un corpo ad un altro bensì di risvegliare emozioni positive auto-curative in noi stessi e in coloro che vogliamo aiutare.

Ci sono infatti emozioni che si risvegliano in te, nel momento in cui ti prendi cura affettivamente di qualcuno ed emozioni che rinascono in chi sente che qualcuno si sta occupando amorevolmente di lui.

Così come le emozioni, quali per esempio la rabbia o il rancore, sono distruttive, allo stesso modo esistono emozioni benefiche che rivitalizzano corpo e mente.

Colui che presta la propria cura e colui che la riceve si intrecciano vicendevolmente in un “dialogo” terapeutico affettivo.

Le emozioni parlano di noi, nella nostra psiche, nelle nostre cellule, nella nostra anima.

Nascono in noi spontaneamente, con immediatezza, senza preavviso, tanto che, se sono distruttive, diventa necessario fare qualcosa per rimuoverle, o comunque per gestirle, tenerle sotto controllo.

Ci sono poi emozioni inafferrabili, incontrollabili e tutto quel che possiamo fare è limitarci ad osservarle, nell’attesa che facciano il loro corso.

Studiare Reiki dal punto di vista emotivo aiuta ad individuare i problemi e a comprendere cosa stia realmente accadendo dentro di noi.

Studiarlo dal punto di vista “energetico” stile new-age significa rimanere in uno stato confusionario nel quale, dentro al termine “energia cosmica” ci si infila ogni tipo di allucinazione mentale, lasciando i problemi così come sono, se non addirittura, come spesso accade, peggiorandoli.

Il primo assioma di ogni genere di Filosofia, sia essa orientale od occidentale è: conosci te stesso; non ci viene chiesto di conoscere l’energia cosmica, poiché ciò equivarrebbe, come successe ad Agostino, di credere di poter infilare l’intero Universo in un piccolo cervello.

Così come un secchiello non può contenere tutta l’acqua di un intero oceano, allo stesso modo non dovremmo pretendere di conoscere l’Universo quando non siamo nemmeno in grado di riconoscere e di dare il nome giusto alle nostre emozioni.

Resta aggiornato sui Programmi Gayatri 

Print Friendly, PDF & Email

Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.