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Romania. 105 anni di unità nazionale

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Romania


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Alla fine della Prima Guerra Mondiale il mondo e l’Europa sperimentarono cambiamenti fondamentali.

La maggior parte dei Paesi dell’Europa centrale e orientale volevano liberare i propri territori dall’occupazione degli imperi multinazionali: austro-ungarico, zarista e ottomano.

In questa situazione si trovava anche il Regno di Romania che, nel 1916, entrò in guerra a fianco dell’Intesa, per liberare i romeni dalla Transilvania.

L’esercito romeno giocò un ruolo molto importante nello sforzo bellico dell’Intesa, sul fronte orientale, con numerosi sacrifici umani.
Da questo punto di vista si può affermare che, la nazione romena, al pari di altre come l’Italia, ha raggiunto la sua unità attraverso notevoli perdite.

Il contributo della Romania alla vittoria dell’Intesa rappresentò l’argomento principale nel riconoscimento da parte delle grandi potenze – gli Stati Uniti, l’Inghilterra, la Francia e l’Italia – dell’unificazione dei territori rumeni compiuta nel 1918.

Il fondamento della riorganizzazione del mondo dopo la guerra furono i principi wilsoniani, che si basavano sul concetto di autodeterminazione dei popoli.

Per i romeni, così come per altri stati dell’Europa centrale e orientale, questo concetto è stato la premessa del loro approccio storico. Secondo il diritto all’autodeterminazione, i leader politici e intellettuali romeni della Transilvania, della Bucovina e della Bessarabia avviarono un processo fondamentale al termine del quale si ottenne l’unificazione di queste province rumene con il Regno di Romania.

Va sottolineato il carattere rappresentativo e plebiscitario delle decisioni e risoluzioni di unificazione, che derivano dalla volontà liberamente espressa della maggioranza della popolazione. Queste decisioni furono riconosciute a livello internazionale al Congresso di pace di Parigi del 1919 – 1920, quando lo Stato nazionale unitario romeno fu convalidato attraverso un sistema di trattati internazionali.

Come risultato di questo processo storico, nel periodo tra le due guerre venne creata la Romania, uno degli stati più importanti dell’Europa centrale e orientale, che all’esterno, come membro della Società delle Nazioni, fu un costante sostenitore della pace e della comprensione tra le nazioni, basata sul rispetto per il diritto internazionale.

Internamente, il Paese ha portato avanti importanti riforme democratiche, avendo una delle costituzioni più avanzate d’Europa, in cui i diritti e le libertà dei cittadini erano fermamente garantiti.

Oggi, 1° dicembre 2023, che sono trascorsi 105 anni dalla costituzione dello Stato nazionale unitario romeno, la Romania è un Paese con una democrazia consolidata, con una società civile sempre più articolata, una valida economia di mercato, collegata agli imperativi del tempo attuale, e a livello internazionale, come membro della NATO e dell’UE, rappresenta un punto di riferimento dell’europeità e della sicurezza.

Con un ruolo geopolitico sempre più importante, fattore di stabilità nella regione del Mar Nero, partner credibile e fidato delle democrazie occidentali, la Romania continua il suo cammino di sviluppo con fiducia e speranza.

Buon compleanno Romania, buon compleanno a tutti i romeni!

Autore Antoniu Martin

Antoniu Martin, storico e analista politico rumeno, specializzato nella storia recente e geopolitica. Ha pubblicato diversi libri sul comunismo rumeno e dell'Europa Orientale, nonché studi e articoli su argomenti di attualità nel campo delle relazioni internazionali.