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Il futuro della Optotec in Commissione Attività produttive Lombardia

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Scurati: ‘Non è il momento delle scelte affrettate, si continui il confronto’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Chiudere il sito di Garbagnate Milanese (MI) e trasferire i 52 dipendenti in parte a Origgio (VA) e in parte a Dello (BS).

La situazione dell’azienda Optotec, di proprietà della multinazionale indiana STL operante nel settore della fibra ottica, è stata al centro delle audizioni in Commissione Attività produttive, alle quali hanno partecipato Consiglieri regionali, rappresentanti sindacali e aziendali, funzionari della Giunta regionale e un responsabile dell’Osservatorio Mercato del lavoro della Città Metropolitana.

Ha detto la Vice Presidente della Commissione Silvia Scurati, Lega:

Ho accolto la richiesta di essere ascoltati pervenuta da lavoratori e sindacati perché sono convinta che in questo momento le parti devono continuare il confronto senza dare per scontate le decisioni prospettate.

Si tratta perciò di sedersi attorno a un tavolo e di individuare le soluzioni più adeguate con l’obiettivo di evitare di creare disagio sociale mettendo in difficoltà i dipendenti con le loro famiglie.

Regione Lombardia assicura da subito il suo contributo tramite la Direzione Generale Sviluppo economico e la Direzione Generale Formazione e Lavoro, che approfondiranno le problematiche emerse oggi rispettivamente sul versante della proprietà e su quello dei lavoratori.

Nei loro interventi i rappresentanti dei lavoratori hanno riassunto quanto sta accadendo a partire dall’annuncio, avvenuto a settembre, della decisione di trasferire 26 lavoratori nella sede di Dello (BS), a 120 km dall’attuale sede, soluzione giudicata “impraticabile e del tutto somigliante a un licenziamento nascosto”, e 26 impiegati nella sede di Origgio.

Da parte dei sindacati è stata ribadita la necessità che venga raggiunto un accordo per mantenere in zona la forza lavoro.

Dal canto suo il rappresentante aziendale ha motivato la scelta di chiudere Garbagnate con l’esigenza di una rimodulazione dei siti produttivi nata in seguito ai forti cambiamenti del mercato avvenuti negli ultimi anni e ha informato relativamente alle proposte di indennizzo e di sostegno previste per i lavoratori che scegliessero il trasferimento nel bresciano.

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