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Il depistaggio

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Il depistaggio


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Come aver ragione fuorviando l’attenzione

Lui: Ti sei comportata male con me oggi.
Lei: E tu allora? Non ricordi tutte le volte che…?

Il ‘lui e lei’ sono esemplificativi, potrebbe anche essere il contrario, poiché quel che vorrei far notare è la modalità del ‘… e tu allora?’

In questo caso, la donna usa, seppure spesso inconsapevolmente, la tecnica del depistaggio.

Il problema era ‘oggi’ ma lei, anziché rimanere ad osservare e discutere il problema del momento, devia la discussione su altri binari.

In tal modo il problema attuale rimane irrisolto.

La controparte, lei, vedendosi ferita, cerca di far sentire in colpa il proprio interlocutore, riportandolo su questioni lontane, che fanno parte del passato, magari aggiungendo altre dosi di sensi di colpa:

Lo vedi? Io oggi avrei voluto parlarti di alcuni miei problemi importanti e tu te ne esci con quelle accuse!

Così dicendo il ‘lui’ di turno si vede costretto a chiedere:

Ma scusa, che ti è successo oggi?

e l’argomento iniziale verrà completamente messo da parte, in un cantuccio, ad aspettare chissà quanto tempo ancora, prima di essere ripreso e risolto definitivamente.

In politica, la tecnica del depistaggio è usata molto di frequente in maniera consapevole, mentre nelle relazioni comuni, familiari o sociali che siano, viene utilizzata spesso con automatismi inconsci.

In ambo le occasioni, però, se non si è più che attenti, è una tecnica che funziona e che mette in difficoltà gli interlocutori.

In questo caso, per esempio, lui sta ancora aspettando che lei riconosca di essersi comportata male ma, avendo ricevuto la propria buona dose di sensi di colpa, ed essendo ormai il ragionamento scivolato su ben altri binari, lui non oserà più ritornare sull’argomento iniziale, con il rischio di sentirsi l’unico colpevole di tutta la questione.

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Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.