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Baccalà alla pertecaregna

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Baccalà alla pertecaregna


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Ingredienti

800 grammi di baccalà
10 peperoni secchi
1 spicchio d’aglio
Olio EVO q.b.

Procedimento

Si tratta di una ricetta tipica della provincia di Avellino, dove si producono e consumano molto i peperoni essiccati, detti anche peperoni cruschi. Il nome deriva, appunto, dalle perteche, ovvero dalle pertiche sulle quali i peperoni erano messi al sole a seccarsi.

Originariamente era un piatto preparato nel periodo natalizio, ma ormai oggi si consuma tutto l’anno.

Da tradizione il baccalà va comprato essiccato e salato, da mettere a mollo qualche giorno per reidratarlo. Io uso quello che a Napoli si chiama mussillo, ovvero il filetto ricavato dalla parte più alta.

Dopo averlo pulito per bene, lo cuociamo a vapore per circa 10 minuti.

La cottura a vapore è molto semplice, basta avere l’apposito cestello da apporre sulla pentola in cui facciamo bollire l’acqua.

Come alternativa possiamo scaldarlo per dieci minuti in acqua bollente, il risultato è comunque buono, ma la consistenza finale non è la stessa.

Puliamo anche i peperoni, privandoli del peduncolo e dei semi.

In abbondante olio EVO facciamo imbiondire lo spicchio d’aglio, che poi eliminiamo.

Aggiungiamo i peperoni che faremo friggere poco, un mezzo minuto per lato, sono molto delicati, rischiamo di bruciarli, altrimenti.

Poi, li disponiamo su un piatto da portata, si raffredderanno subito, diventando piacevolmente croccanti.

Nello stesso olio diamo una ripassata al baccalà.

Attenzione, non va fritto, lo facciamo solo per insaporirlo.

Impiattiamo aggiungendo i peperoni.

Possiamo servire i pezzi di baccalà interi o sfaldati, così come i peperoni, li possiamo spezzettare o meno.

Mangiamo caldo, abbinando con un Aglianico rosato, come da usanza irpina.

Buon appetito!

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Autore Carolina Barra

Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.