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“D’altra parte, come le cose” a Spazio ZTN

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D'altra parte, come le cose


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In scena a Napoli il 5 e 6 gennaio

Riceviamo e pubblichiamo.

Il 5 e 6 gennaio, ore 21:00, presso Spazio ZTN, vico Bagnara 3a, Napoli, Collettivo GAG presenta lo spettacolo D’altra parte, come le cosedi Roberto Russo, con Aurelio De Matteis e Marilia Marciello, regia di Giuseppe Fiscariello e Sara Esposito, Assistente alla regia Marco Ghezzi.

Note dell’Autore
Cosa può mortificare il nostro “bisogno” di Amore?
Secondo Himem, protagonista, assieme a Ram di “D’altra parte, come le cose”, la peggiore delle circostanze per la nostra “sete di Amore” non è il non essere ricambiati, ma l’Assenza della persona amata. E tale Assenza è più bruciante quando è provocata da un evento che noi non possiamo né controllare, né risolvere: la malattia, per esempio, o la morte del nostro “Oggetto di Amore”.
Ed allora, Himem, pervaso da Amore o, forse, da un infinito egoismo, utilizzando una tecnica che tanto lo avvicina a Frankstein, elabora e, poi, realizza un folle progetto: fare di Ram, la sua donna, una “Cosa”, un Oggetto-Persona che non muoia mai perché, per loro stessa natura, le Cose “sopravvivono” oltre noi.
Per realizzare tutto questo l’uomo crea un congegno elettronico a distanza improvvisandosi, lui, che fino ad allora era del tutto a digiuno di tali nozioni, sperimentatore, e tecnico.
Ma Himem non vuole che Ram sia un automa. L’uomo aspira a che l’amata non solo abbia una coscienza, ma che riesca a ricordare raccordando i fili di un quotidiano ormai finito. Himem vuole la Memoria. Vuole che Ram ricomponga ricordi, sensazioni, sentimenti e poesie come quei versi dei “Sonetti dell’Amore Oscuro” di Shakespeare che, in altri tempi, avevano letto assieme. Pretende, quindi, che Ram, benchè “assente”, grazie a quel congegno, o ad un miracolo, sia sempre con lui, e continui ad amarlo, ricordando ogni cosa.
Il finale, aperto, ha un’evoluzione improvvisa.
Nel suo impianto surreale, il lavoro, propone un quesito: Himem è mosso da un sentimento tanto profondo da sognare, per Amore, di vincere la Morte, o è, invece, spinto da un colossale egoismo che lo induce a non voler accettare distacco e realtà?
A chi assisterà, la risposta.
“…d’altra parte, come le cose non muoiano, è un vero mistero…”
Roberto Russo

Uno spettacolo sull’amore. Sicuri che sia romantico?

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