Lo ha annunciato il governo legittimo yemenita
Il Ministro degli Esteri yemenita Ahmed bin Mubarak ha annunciato l’arrivo della nave sostitutiva, Nautica, al porto di Hodeidah, in preparazione allo scarico di oltre un milione di barili di greggio dalla petroliera fatiscente Safer.
Bin Mubarak ha dichiarato su Twitter che l’arrivo dell’imbarcazione è avvenuto dopo anni di intransigenza della milizia Houthi, grazie agli sforzi del governo yemenita e alle donazioni di partner internazionali, ricordando il suo rifiuto a soluzioni meno costose per il bacino più sicuro.
Ha sottolineato che il governo yemenita ha portato fin dall’inizio questo dossier in cima alle sue priorità per evitare il più grande potenziale disastro ambientale nel Mar Rosso per il quale gli yemeniti avrebbero pagato il prezzo più alto per anni a venire.
Il coordinatore residente delle Nazioni Unite nello Yemen, David Gracey, ha annunciato, sabato scorso, 15 luglio, che Nautica è salpata da Gibuti diretta verso la costa yemenita sul Mar Rosso per prelevare petrolio dalla nave Safer.
Il mese scorso, il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite aveva annunciato la fornitura di una copertura assicurativa per l’operazione di scarico dei serbatoi, affermando che il costo totale dell’operazione è stato stimato in circa 142 milioni di dollari.
La Safer, fabbricata 47 anni fa ed utilizzata come piattaforma di stoccaggio galleggiante, caricata con circa 1,1 milioni di barili di greggio, non ha subito alcuna manutenzione dal 2015, il che ha portato all’erosione della sua struttura e al deterioramento delle sue condizioni.
Autore Redazione Arabia Felix
Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.