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Semiconduttori: adottate nuove norme per potenziare industria UE chip

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Parlamento europeo


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Il ‘Chips Act’ dell’UE rafforzerà l’autonomia strategica e la sicurezza dell’Europa

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Parlamento europeo in Italia.

Il Parlamento ha adottato in via definitiva una normativa che mira a sostenere l’approvvigionamento di semiconduttori nell’UE, aumentando la produzione e istituendo misure di emergenza.

La nuova legge, già concordata dai negoziatori di Parlamento e Consiglio e adottata martedì dal Parlamento con 587 voti favorevoli, 10 voti contrari e 38 astensioni, mira a creare un ambiente favorevole per gli investimenti sui chip in Europa, accelerando le procedure di autorizzazione e riconoscendo la loro importanza critica attraverso il cosiddetto “statuto di massima importanza nazionale”.

Anche le piccole e medie imprese beneficeranno di un maggiore sostegno, in particolare nella progettazione di chip, al fine di promuovere l’innovazione.

La legislazione sosterrà progetti mirati a migliorare la sicurezza di approvvigionamento dell’UE, attirando investimenti e incrementando la produzione.

Durante i negoziati con i rappresentanti del Consiglio, i deputati hanno ottenuto 3,3 miliardi di euro per finanziare la ricerca e l’innovazione in materia di chip. Inoltre, verrà creata una rete di centri di competenza per affrontare la carenza di competenze nell’UE e attrarre nuovi talenti.

Un nuovo meccanismo di risposta alle crisi

Sarà istituito un meccanismo di risposta alle crisi, attraverso il quale la Commissione valuterà i rischi per la fornitura dell’UE di semiconduttori.

Degli indicatori di “allarme rapido” nei Paesi EU saranno utilizzati per attivare un’emergenza di carenza a livello europeo.

Questo meccanismo consentirà alla Commissione di avviare misure di emergenza, come dare priorità alla fornitura di prodotti particolarmente colpiti da carenze o effettuare acquisti comuni per i Paesi UE.

I deputati hanno ulteriormente migliorato lo schema introducendo uno strumento di mappatura che aiuterà a identificare le possibili strozzature a livello di approvvigionamento. Queste misure saranno l’ultima risorsa in caso di crisi del settore dei semiconduttori.

Il Parlamento ha anche approvato delle disposizioni volte a rafforzare la cooperazione internazionale con partner strategici e i diritti di proprietà intellettuale per garantire vantaggi competitivi e protezione per le imprese UE.

Citazione

Il relatore Dan Nica (S&D, RO) ha dichiarato:

Con l’European Chips Act, intendiamo rafforzare la posizione dell’UE nel panorama mondiale dei semiconduttori e affrontare le vulnerabilità delle catene di approvvigionamento esposte alla pandemia.

Vogliamo avere più influenza ed essere leader, perciò abbiamo stanziato 3,3 miliardi di euro per la ricerca e l’innovazione. Puntiamo a potenziare la capacità tecnologica e stiamo attuando misure per combattere le potenziali carenze.

L’Europa è pronta ad affrontare le sfide future dell’industria dei semiconduttori, dando priorità all’autonomia strategica, alla sicurezza e a un ambiente commerciale favorevole.

Prossime tappe

Il testo legislativo dovrà ora essere formalmente approvato dal Consiglio dei ministri per poi diventare legge.

Contesto

Uno studio del Parlamento ha sottolineato che la capacita dell’UE di produrre semiconduttori è inferiore al 10% su scala mondiale. La proposta legislativa mira a portarla al 20%.

Un’altra analisi del Parlamento, datata 2022, ha evidenziato che la pandemia ha rivelato vulnerabilità di lunga data nelle catene di approvvigionamento globali, e la carenza senza precedenti di semiconduttori ne è un esempio lampante.

Questo mostra cosa potrebbero riservarci gli anni a venire. Tali carenze hanno portato, tra l’altro, a un aumento dei costi dell’industria e dei prezzi e rallentato la ripresa dell’Europa.

Conferenza sul futuro dell’Europa

Con la legge europea sui semiconduttori, i deputati rispondono alle proposte dei cittadini contenute nelle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.

La legge affronta la proposta 11(5) promuovendo l’espansione della tecnologia europea come solida alternativa alle controparti straniere. Risponde inoltre alla necessità di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e di potenziare la produzione in Europa, come indicato nella proposta 12(12).

L’Atto risponde anche alla proposta 17(3) e 17(7), sostenendo il rafforzamento delle catene di approvvigionamento dell’UE attraverso investimenti strategici e una maggiore cooperazione tra gli Stati membri per gestire i rischi della catena di approvvigionamento.

Con oltre 43 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati mobilitati, l’Atto stabilisce misure per gestire in modo proattivo e rispondere rapidamente a future interruzioni della catena di approvvigionamento.

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